A Padova, durante un incontro organizzato dalla Lega sull’Autonomia, il vicepremier e leader del partito, Matteo Salvini, ha espresso forti critiche nei confronti della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Secondo Salvini, quest’ultima agirebbe solamente nell’interesse della Germania, sua patria d’origine. L’attacco è avvenuto in seguito a un’intervista esclusiva concessa al «Corriere», nella quale si discutevano temi di rilevanza europea.

Salvini si è poi soffermato sulla questione del debito, affermando che precedentemente si negava la possibilità di tale operazione finanziaria. Tuttavia, adesso, sembra che grazie all’influenza tedesca, la situazione sia mutata. Ha sottolineato che, qualora l’Italia decidesse di optare per il debito, non lo farebbe certamente con l’intenzione di acquistare armamenti dalla Germania, la quale sta vedendo una trasformazione delle proprie aziende automobilistiche in produttori bellici. La priorità della Lega e del governo italiano, ha affermato Salvini, rimane quella di tutelare gli interessi del popolo italiano.

La sua posizione scettica verso l’Unione Europea, ripetuta e confermata dai recenti sondaggi, è chiara: la burocrazia di Bruxelles è considerata dannosa non solo per l’Italia, ma anche per altri stati membri. L’attuale leadership europea, rappresentata da figure come la von der Leyen e il presidente francese Macron, è vista come non in grado di garantire un futuro promettente per l’Europa.

Il vicepremier ha infine ribadito l’idea di Giorgia Meloni secondo cui l’Italia dovrebbe fungere da ponte tra l’Europa e gli Stati Uniti, svolgendo un ruolo cruciale nelle relazioni transatlantiche. Questo impegno sarebbe tanto più decisivo se le altre principali figure europee sembrano focalizzate esclusivamente sui propri interessi nazionali.

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