Attualmente, al centro dell’attenzione c’è un team incaricato di difendere gli interessi europei nel complesso negoziato con gli Stati Uniti per contrastare la guerra dei dazi. Questo gruppo chiave è guidato dalla Direzione generale del Commercio dell’Unione Europea, sotto la supervisione del commissario Maroš Šefcovic, noto per le sue abilità negoziali e la determinazione. Šefcovic lavora in stretta collaborazione con Ursula von der Leyen, la presidente della Commissione Europea, e il suo capo di gabinetto Björn Seibert.

All’interno del team, Elisabetta Belloni ha assunto il ruolo di capo consigliere diplomatico, con una responsabilità significativa sui legami intercorrenti tra Europa e Stati Uniti. Tuttavia, l’amministrazione Trump si è dimostrata un interlocutore complesso sin dal suo inizio, nonostante i tentativi di Seibert e Šefcovic di mediare a Washington.

In particolare, Sabine Weyand, direttore generale della Dg Trade, rappresenta una figura centrale nella risposta europea ai dazi americani. Forte della sua precedente esperienza negli accordi commerciali come Ttip e Ceta, Weyand è descritta come una manager competente con una spiccata visione politica.

Diversi membri della Commissione contribuiscono a queste complesse dinamiche. Tra i vice di Weyand c’è l’italiano Leopoldo Rubinacci, assistito da Matthias Jørgensen, responsabile per il commercio con gli Stati Uniti e il Canada. Il belga Tomas Baert, ora parte del gabinetto von der Leyen, svolge un ruolo cruciale nel seguire gli sviluppi inerenti alle relazioni commerciali.

La sinergia tra questi professionisti è dimostrata dalla continua collaborazione con altre direzioni generali europee, essenziale per affrontare le sfide imposte dalle nuove misure tariffarie che coinvolgono differenti settori economici come beni, servizi, industria e agricoltura.

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