Il Ministero dell’Economia sta cercando di accelerare la nomina del successore di Ernesto Maria Ruffini, che ha recentemente annunciato al Corriere della Sera la sua intenzione di lasciare la posizione di direttore dell’Agenzia delle Entrate. Nonostante ci fossero speculazioni su un’immediata sostituzione, il nome del nuovo direttore non è ancora stato deciso. Ruffini aveva comunicato la sua decisione al Ministro Giancarlo Giorgetti la settimana scorsa e, pur essendo tenuto a dare un preavviso di quattro mesi, molti nel centrodestra sostengono che la sua permanenza fino ad allora sia impossibile.

Si vocifera che l’interim potrebbe essere assunto dai vice direttori attualmente in carica: Paolo Savini, Antonio Dorrello e Vincenzo Carbone. Quest’ultimo sembra essere il più accreditato, grazie anche alla stima da parte del viceministro Maurizio Leo. Tuttavia, un’altra possibilità potrebbe essere Roberto Alesse, direttore dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli, sebbene ciò lascerebbe aperta un’altra posizione delicata.

Altri nomi ricorrenti sono quelli di Gabriella Alemanno e Benedetto Mineo, quest’ultimo già direttore dell’Agenzia in passato. Non si esclude anche un richiamo di Raffaele Ferrara, ex direttore dell’Agenzia. All’interno del Ministero, sono girati anche i nomi di Renato Loiero, consigliere economico di Giorgia Meloni.

Giorgetti ha sempre mantenuto rapporti eccellenti con Ruffini, al contrario delle tensioni che recentemente si erano manifestate con Maurizio Leo. La Lega sembra essere il partito meno sconvolto dall’addio di Ruffini, e c’è chi lo ha soprannominato “lo sceriffo di Nottingham”, con riferimento alla percezione negativa delle lettere di compliance inviate alle partite IVA.

L’annuncio di Ruffini arriva in un momento in cui si discute intensamente del clima mutato attorno alla lotta all’evasione fiscale, con il direttore dimissionario che ha espresso rammarico per un ambiente che sembra aver reso colpevole questa lotta. La successione è quindi un tema delicato e dal rapido esito ci si aspetta di continuare con il miglioramento della trasparenza e del corretto adempimento fiscale.

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