Le immagini della premier, sorridente al Balloon Museum dell’Eur mentre festeggia l’Epifania con la famiglia, raccontano solo una parte della sua complessa vicenda politica. Il recente viaggio a sorpresa in Florida, per incontrare il presidente eletto degli Stati Uniti, ha acceso non poche discussioni in Italia, sia tra l’opposizione sia all’interno della maggioranza. Matteo Salvini, nuovamente anticipato nella corsa ai rapporti con The Donald, ha dovuto celare il suo disappunto attraverso complimenti pubblici. Tuttavia, una telefonata chiarificatrice si è resa necessaria per evitare strappi con il vicepremier Antonio Tajani.
La missione oltreoceano ha sollevato interrogativi anche dal punto di vista diplomatico. Tajani, che desiderava partecipare a questa mossa strategica, avrebbe voluto essere più coinvolto nei preparativi. Si è quindi discusso per ricostruire la narrazione e far emergere che, alla fine, il responsabile degli Esteri era al corrente dell’iniziativa e l’aveva persino incoraggiata.
D’altronde, Meloni si trova a gestire un governo in cui i vice sono costretti a seguire il ritmo frenetico di una leader che sembra preferire muoversi in solitudine. Salvini, con il biglietto pronto per l’insediamento di Trump, osserva impotente questo dinamismo, mentre Tajani si preoccupa del ruolo italiano in Medio Oriente e nel Mediterraneo, auspicando una più stretta collaborazione con la Farnesina.
Nel contesto politico interno, le critiche non mancano. Tra queste, c’è anche la preoccupazione che il viaggio possa rappresentare un pericoloso legame politico con Trump, specialmente agli occhi del futuro assetto statunitense. Tuttavia, Giorgia Meloni è convinta delle sue azioni e punta a trattare personalmente con Washington e Teheran. Nei corridoi di Palazzo Chigi, si preferisce mantenere un profilo basso, evitando dichiarazioni pubbliche, sperando di replicare successi diplomatici passati.
La questione rimane delicata anche da una prospettiva diplomatica. Mentre Biden non è ancora uscito dalla Casa Bianca, Meloni ha chiesto di confermare che le comunicazioni sono con l’amministrazione attuale, non quella futura. Questo, per evitare fraintendimenti con il presidente uscente.
Nel frattempo, l’opposizione incalza sulla questione Starlink. Matteo Renzi insinua un coinvolgimento di Elon Musk in un appalto milionario senza gara. Giuseppe Conte accusa Meloni di compromettere la sicurezza nazionale, mentre Elly Schlein spinge la premier a riferire in Parlamento. La premier, tuttavia, ritiene queste polemiche “surreali” e “infondate”.
A Palazzo Chigi, il progetto Starlink è in esame da mesi, considerato valido per la sicurezza nazionale. Tuttavia, si procede con prudenza, comprendendo che una negoziazione potrebbe richiedere l’approvazione dei competenti organismi nazionali. È un percorso complesso e in fase iniziale, dichiara un esponente del governo, preannunciando che la strada è ancora lunga.