Una confessione shock in diretta televisiva ha scosso l’Italia intera. Lorenzo Carbone, 50 anni, ha ammesso di aver strangolato la madre, Loretta Levrini, 80 anni, durante un’intervista con il giornalista di Pomeriggio 5, Fabio Giuffrida. Il drammatico momento è avvenuto fuori dalla casa di famiglia a Spezzano di Fiorano, nel modenese, dove la donna era stata trovata cadavere il giorno prima.
La tragica ammissione di Carbone
Intercettato casualmente dal giornalista, Carbone ha confessato l’omicidio in lacrime, affermando di non riuscire più a gestire la difficile situazione familiare. “Non ce la facevo più, mia mamma era malata, tra la demenza e l’Alzheimer. Non so perché l’ho fatto”, ha dichiarato disperato. La donna, secondo quanto rivelato dall’uomo, lo faceva arrabbiare ripetendo continuamente le stesse cose, un comportamento che, col tempo, aveva logorato la sua pazienza.
La confessione ha lasciato tutti senza parole, compreso il giornalista che, rendendosi conto della gravità della situazione, ha immediatamente avvisato le forze dell’ordine. Carbone era stato ricercato per oltre 24 ore dalle autorità, dopo che il corpo della madre era stato ritrovato nella loro abitazione.
Il ritrovamento del cadavere e le ricerche
Loretta Levrini era stata trovata morta dalla figlia domenica pomeriggio. Il corpo mostrava evidenti segni di strangolamento, causati da alcune fascette che il figlio ha poi confessato di aver usato per ucciderla. L’omicidio sarebbe avvenuto nella mattinata di domenica, dopodiché Carbone si sarebbe dato alla fuga, vagando per ore nella zona, fino a spingersi fino a Pavullo.
Le forze dell’ordine, carabinieri e vigili del fuoco, lo avevano cercato per tutta la notte, utilizzando anche droni per coprire l’area circostante. La paura era che potesse aver tentato il suicidio dopo il tragico gesto, ma l’uomo è improvvisamente riapparso a Spezzano, dove ha incontrato casualmente il giornalista che lo ha identificato.
L’arresto in diretta
Durante l’intervista, Carbone ha dichiarato di non essere ancora andato dai carabinieri a costituirsi, affermando di essere in stato di shock. La polizia, avvisata dal giornalista, è arrivata poco dopo e ha arrestato l’uomo, portandolo in caserma a Sassuolo per un interrogatorio.
L’intera vicenda ha sollevato interrogativi su quanto sia difficile gestire malattie come l’Alzheimer in un contesto familiare, specialmente quando i caregiver sono lasciati soli a fronteggiare situazioni estremamente stressanti. Tuttavia, ciò non giustifica l’atrocità dell’atto compiuto, che ha segnato profondamente una comunità già scossa dalla tragedia.
Un caso che lascia senza parole
L’omicidio di Loretta Levrini ha gettato nello sconforto Spezzano di Fiorano, un piccolo centro dove la donna era conosciuta e rispettata. La vicenda ha evidenziato ancora una volta la necessità di maggiori risorse e supporto per le famiglie che si trovano a dover gestire situazioni di malattia mentale e degenerativa.