È venuto a mancare David Thomas, figura cardine del rock alternativo e fondatore dei Pere Ubu, a 71 anni. Nonostante una lunga malattia, che negli anni recenti l’aveva costretto a muoversi su una sedia a rotelle, Thomas ha mantenuto viva la sua creatività fino alla fine. Nella sua residenza di Brighton & Hove, in Inghilterra, si è spento accanto alla moglie e alla giovane figliastra, mentre alla radio risuonavano le note degli MC5, come riportato dal gruppo nel comunicato ufficiale della sua scomparsa.
I resti di Thomas verranno trasferiti in America, nella fattoria in Pennsylvania, dove desiderava essere simbolicamente “lasciato nel fienile”. La sua carriera ha avuto inizio con i Rocket from the Tombs, per poi prendere il volo con i progetti solisti. Ma è con i Pere Ubu, formatisi negli anni ’70 a Cleveland, Ohio, che Thomas ha segnato la musica. La sua voce, alta e intrisa di drammaticità, unita a un carisma inconfondibile, ha comandato una band dalle sonorità innovative e spesso inquietanti, che hanno contribuito alla nascita della new wave.
L’ultimo periodo della sua vita ha visto Thomas impegnato nella registrazione di un nuovo album con la band, consapevole che sarebbe stato il suo capitolo artistico conclusivo. I Pere Ubu hanno annunciato che porteranno a termine il mixaggio del disco per renderlo disponibile al pubblico, un tributo all’eredità musicale dell’artista. Parallelamente, la sua autobiografia, quasi ultimata, verrà completata e pubblicata postuma.
Dalla pubblicazione di “The Modern Dance” nel 1978, i Pere Ubu hanno regalato al mondo 19 album, tracciando un percorso unico nel panorama musicale. Il gruppo ha voluto concludere il messaggio di addio con una citazione emblematica di Thomas, che rappresenta al meglio la sua identità: “Il mio nome è David Fucking Thomas… e sono il cantante della miglior band rock and roll del mondo”.