Alessandro Gassmann, figura di spicco del panorama cinematografico italiano, celebra il suo sessantesimo compleanno. Nato nella Città Eterna il 24 febbraio 1965, Alessandro è frutto della passione tra il celebre attore e regista Vittorio Gassman e Juliette Mayniel, un’attrice francese di grande impatto sulla scena della Nouvelle Vague. La coppia si separò quando Alessandro aveva appena 3 anni. Riguardo a sua madre, l’attore ha confessato di ricevere poche domande su di lei, nonostante la sua straordinaria bellezza e il prestigioso Orso d’oro alla Berlinale conquistato nel corso della sua carriera. «Era una donna moderna, femminista, e negli anni ’60, una tale personalità si scontrava con il mondo di papà, che era un battitore libero», ha dichiarato. La separazione tra Vittorio e Juliette avvenne per volontà di quest’ultima, che dopo la fine della relazione, mantenne rapporti amichevoli con Gassman.

Interessante la storia del cognome di Alessandro, che inizialmente era Gassman, con una sola “n”. Fu Luisa, la nonna ebrea di Alessandro, ad italianizzare il cognome durante il regime fascista eliminando una “n” per proteggere la famiglia. Nel 2011, però, Alessandro decise di ripristinare la versione originale “Gassmann” all’anagrafe, spiegando che la decisione non era per staccarsi dal padre, ma per riconnettersi con le sue radici e la storia ebraica della famiglia.

Alessandro inizialmente intraprese gli studi in Agraria all’università di Perugia, anche se la sua vera strada era altrove, come testimoniato dal padre che, in un momento di punizione, lo mandò a svolgere lavori manuali per fargli apprezzare il valore dello studio. Alla fine, fu proprio il padre Vittorio a indirizzarlo verso il mondo del cinema. Nel 1982, ancora diciassettenne, debuttò nel film «Di padre in figlio», seguito da una significativa esperienza teatrale al fianco del padre stesso nello spettacolo «Affabulazione».

Nel corso degli anni, Alessandro Gassmann ha costruito un legame professionale solido con Gianmarco Tognazzi, con cui ha condiviso molti set cinematografici e teatrali. Tra i film che li hanno visti protagonisti insieme, spiccano opere come «Uomini senza donne» e «Non ci resta che il crimine», oltre alla pièce teatrale «A qualcuno piace caldo».

Nel 2008 la sua interpretazione in «Caos calmo» gli valse importanti riconoscimenti, tra cui il David di Donatello, dimostrando ancora una volta il suo talento e la sua capacità di spaziare tra i ruoli più disparati. Alessandro, oltre ad essere un attore di successo, è anche un regista capace, avendo diretto film e spettacoli teatrali di grande rilievo.

La vita privata dell’attore è caratterizzata da una solida unione con Sabrina Knaflitz, con la quale è sposato dal 1998. Dal loro matrimonio è nato Leo, giovane talento del panorama musicale italiano, che ha raggiunto la notorietà anche al Festival di Sanremo.

Alessandro Gassmann è un osservatore attento della realtà che lo circonda, e non è raro che esprima le sue opinioni su questioni sociali e attualità attraverso i suoi canali social. Recentemente, ha deciso di chiudere il suo profilo sulla piattaforma di Elon Musk per dissenso verso la direzione intrapresa dal servizio. Un uomo, un artista, un regista e un cittadino del mondo che continua ad influenzare e lasciare il segno nel panorama culturale italiano.

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