Ben Affleck, celebre attore di Hollywood e vincitore di due premi Oscar, ha condiviso la sua difficile esperienza con il costume di Batman durante le riprese di “Batman v Superman: Dawn of Justice” del 2016. In un’intervista rilasciata al magazine “GQ”, Affleck ha descritto l’indumento come particolarmente scomodo e problematico da indossare, al punto da ostacolare seriamente la realizzazione del film.
Affleck, recentemente tornato sul grande schermo con “The Accountant 2”, ha spiegato che i costumi utilizzati nel film “Batman v Superman: Dawn of Justice” erano caratterizzati da un’estrema scomodità e trattenevano un calore insopportabile, rendendo difficile respirare. L’attore ha specificato che la tuta era realizzata senza tener conto delle esigenze di chi la indossava, tanto che bastava pochissimo tempo per cominciare a sudare copiosamente, soprattutto nella zona della testa, sede della maggiore dispersione di calore.
Non solo Affleck, ma anche gli stuntman più esperti hanno incontrato notevoli difficoltà nel portare la tuta per lunghi periodi. L’attore ha sottolineato che nessuno riusciva a sopportare il costume per più di 45-50 minuti senza rischiare un colpo di calore, il che portava alla necessità di rimuoverlo per rinfrescarsi.
Ben Affleck ha interpretato il Cavaliere Oscuro in diversi film diretti da Zack Snyder, tra cui “Batman v Superman: Dawn of Justice” nel 2016 e “Justice League” nel 2017, oltre a comparire in un cameo in “Suicide Squad” (2016) e nel previsto “The Flash” (2023). Il costume di Batman, disegnato dallo stilista candidato all’Oscar Michael Wilkinson e prodotto da Jose Fernandez e l’Ironhead Studio, era composto da strati di lycra e schiuma, e l’attore aveva bisogno di circa 25 minuti per essere vestito da un team di sei assistenti.
Sebbene Wilkinson nel 2015 avesse descritto il cappuccio come un’opera di ingegneria sorprendente, sottolineando la flessibilità e comodità del nuovo design che permetteva movimenti naturali e vigorosi, Affleck ha comunque espresso il suo profondo disappunto per il costume durante le riprese, evidenziando quanto fosse difficile lavorare indossandolo.