Il celebre cantante Bobby Solo ha recentemente festeggiato i suoi 80 anni di vita. Un traguardo importante per un artista che ha venduto milioni di dischi e che vanta due vittorie al Festival di Sanremo, con brani ormai entrati a far parte della storia della musica italiana. Il suo iconico ciuffo, ispirato al suo mito Elvis Presley, è diventato un vero e proprio marchio di fabbrica. Bobby Solo ha sempre seguito la sua strada, commettendo errori, ma senza mai avere rimpianti.
Il suo amore per la musica è nato in giovane età, grazie anche a una chitarra ricevuta in regalo dalla madre. All’inizio, credeva che lo strumento suonasse da solo, ma col tempo imparò a suonare grazie all’aiuto di un falegname del quartiere. Furono proprio quei primi accordi a dar vita al suo primo grande successo, “Una lacrima sul viso”. Tuttavia, quella canzone fu al centro di un amaro episodio legato ai diritti d’autore, che scoperto due anni dopo, lo lasciò con un amaro in bocca.
Nel corso della sua lunga carriera, Bobby Solo ha lasciato il segno con altre importanti esperienze. Nel 1963, sotto la guida di Gianni Ravera, partecipò a Sanremo, affrontando l’ostacolo del playback che lo portò alla squalifica, ma il cui risvolto fu un successo commerciale straordinario. Il mondo intorno a lui cambiò radicalmente, tanto che, come ha dichiarato, anche le sue relazioni sentimentali furono influenzate dalla fama, fino a incontrare il vero amore con la sua attuale moglie Tracy.
La sua passione per le auto è stata un altro elemento distintivo della sua vita. Nonostante i rimproveri materni, Bobby Solo amava cambiare spesso macchina, accumulando un’invidiabile collezione. Anche le relazioni con altri artisti, come Little Tony, furono improntate all’amicizia piuttosto che alla rivalità, con un legame che andava oltre le rivalità imposte dai manager.
Tuttavia, non sono mancati periodi di difficoltà. Come molti artisti degli anni Sessanta, anche lui ha conosciuto l’oblio, con una carriera che sembrava aver perso smalto. Nonostante vari tentativi di rilancio, comprese nuove iniziative imprenditoriali, il successo commerciale sembrò sfuggirgli.
Uno degli errori più grandi che il cantante ricorda con un sorriso amaro è stato il rifiuto di alcuni brani importanti, come “Michelle” dei Beatles e quattro canzoni proposte da Giorgio Moroder. Scelte dettate dall’ingenuità e dalla sua dedizione ossessiva ad Elvis, che oggi definisce con un sorriso ironico delle “grandi stupidaggini”.
Il suo rapporto con il Festival di Sanremo si è interrotto dopo il 2003, ma Bobby Solo continua a fare quello che ama: la musica. Oggi, nonostante il tempo sia passato, è ancora sul palco, felice di cantare generi che spaziano dal gospel al country, e canzoni in napoletano, condividendo la sua vita con una famiglia che lo riempie di gioia.
Con un sorriso sereno, Bobby Solo, circondato dall’affetto dei suoi cari e del suo pubblico, si augura di restare qui il più a lungo possibile, consapevole di aver vissuto una vita intensa e ricca di emozioni.