Andrea Brasi, conosciuto come Bresh, è uno dei 29 artisti in gara al Festival di Sanremo. Nato nel 1996, si è fatto strada nel panorama musicale con il collettivo Drilliguria, al fianco di nomi noti come Tedua e Izi. La sua partecipazione al Festival con il brano “La tana del granchio” riflette il suo segno zodiacale, il Cancro, e rappresenta una battaglia interiore per esprimere le emozioni e superare le difficoltà personali.

Bresh si muove abilmente tra il cantautorato e la trap, essendo noto per inserire una certa melodia anche nei ritornelli dei suoi brani trap. Anche se la sua scrittura comincia dalle barre tipiche del rap, ha saputo evolvere il suo stile avvicinandosi così alla canzone d’autore, mantenendo però la sua autenticità. In un’epoca di uniformità, per lui è essenziale lavorare sulle proprie caratteristiche distintive.

Ha posizioni chiare riguardo alla superficialità percepita in molta musica contemporanea, specie nel genere trap, che spesso insiste sui marchi di lusso. Secondo Bresh, la vita deve precedere la musica, evitando di raccontare nelle canzoni l’idea di essere un cantante di successo a tutti i costi. Crede che l’ossessione per i brand distolga l’attenzione dall’essenziale e lamenta che la società sia stata “rincoglionita” dai modelli della televisione commerciale. Al contrario, i libri sono stati per lui una fonte di ispirazione e crescita personale.

Le influenze di Bresh si estendono oltre la musica. Gli racconti di viaggio del padre, le opere di Wilbur Smith, e l’avventura dei classici Disney hanno alimentato la sua immaginazione. La città di Genova, con la sua eredità cantautorale e il carattere dissacrante, ha anch’essa giocato un ruolo fondamentale nel suo sviluppo artistico. Bresh riconosce una connessione con la scuola cantautorale genovese, apprezzando un tipo di scrittura consapevole e riflessiva che respinge l’omologazione.

Durante la serata dedicata alle cover, presenterà “Crêuza de mä” di De Andrè, accompagnato da Cristiano De Andrè. Per lui, interpretare questo brano iconico rappresenta la realizzazione di un sogno, un omaggio a Faber, una delle sue più grandi influenze. Nonostante alcune polemiche per le sue collaborazioni e il linguaggio utilizzato in certi testi, Bresh difende la sua visione artistica e ritiene che la sua coscienza sia a posto.

Se dovesse scegliere un solo vincitore al Festival, vedrebbe in Giorgia l’ideale rappresentante, poiché le ricorda l’infanzia e la madre, attraverso canzoni che evocano dolci ricordi di famiglia. In seguito alla competizione, l’obiettivo di Bresh si concentra sui suoi prossimi concerti nei palazzetti: due date a Milano e una a Roma, previste per novembre, testimoniano il suo crescente successo nella scena musicale italiana.

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