Recentemente è stato presentato un ulteriore format televisivo da parte del noto conduttore Carlo Conti, già conosciuto per la sua predilezione verso programmi rievocativi piuttosto che innovativi. Questo nuovo show, intitolato “Ne vedremo delle Belle” e trasmesso su Rai1, sembra ricalcare lo schema di programmi precedenti come “Tale e quale show”, “Ora o mai più” e “Ballando con le stelle”. Si tratta di un mix di vari elementi dove dieci showgirl, provenienti da varietà televisivi ormai dimenticati, hanno l’opportunità di mettersi nuovamente alla prova attraverso diverse sfide di canto, ballo e altro ancora.
Le protagoniste, tra cui Matilde Brandi, Laura Freddi, Valeria Marini e altre ancora, nonostante il rispetto dovuto, difficilmente potrebbero essere definite delle vere e proprie soubrette, termine che in passato indicava artisti di varietà versatili come Delia Scala o Raffaella Carrà. La narrazione del programma, costantemente rivolta al passato, rischia di togliere vitalità a una rete pubblica che dovrebbe invece guardare al futuro.
La giuria, composta da personalità come Mara Venier, Christian De Sica e Frank Matano, non riesce a sollevare la qualità di un format che appare fin troppo prevedibile. Gli ospiti, fra cui spicca Massimo Ceccherini, aggiungono un tocco di comicità toscana che sembra ormai inflazionato. Le prove che le concorrenti affrontano sembrano più un percorso personale che una realizzazione professionale, lasciando lo spettatore con il dubbio se tutto ciò non sia altro che uno sfruttamento cinico del desiderio di una seconda possibilità.
In conclusione, il programma si presenta così prevedibile che potrebbe essere recensito anche senza averlo osservato attentamente. La domanda finale rimane: è davvero generoso offrire una nuova chance o si tratta semplicemente di una mera apparenza di buoni sentimenti?