Considerato uno dei più grandi capolavori cinematografici di tutti i tempi, “Apocalypse Now” di Francis Ford Coppola esplora temi di guerra, morale occidentale e la natura umana, presentando una visione intensa e spesso inquietante del conflitto. Lanciato nei cinema nel 1979, continua a suscitare interesse e discussioni, tanto che viene riproposto in televisione, come su Sky Cinema Drama. Questo articolo esplorerà alcuni curiosi retroscena della realizzazione del celebre film.
L’origine di “Apocalypse Now” affonda le sue radici nella mente di John Milius, celebre sceneggiatore noto per il suo lavoro in film come “Un mercoledì da leoni” e “Conan il Barbaro”. Milius ha spesso attribuito la sua fascinazione per la guerra al fatto di non aver mai partecipato a un conflitto, nonostante avesse tentato di arruolarsi nei Marines durante la guerra del Vietnam, venendo rifiutato a causa dell’asma. La sua esperienza di studio alla University of Southern California, insieme a George Lucas, lo portò a sviluppare l’idea di adattare “Cuore di tenebra” di Joseph Conrad, un’idea resa più intrigante dalla sfida lanciata da un suo professore, che sosteneva fosse impossibile creare un adattamento cinematografico perfetto del romanzo.
Francis Ford Coppola incontrò “Apocalypse Now” attraverso un vecchio progetto della sua società di produzione, American Zoetrope, che aveva un accordo con la Warner Bros. Nonostante i piani iniziali prevedessero che fosse George Lucas a dirigere un film a basso costo in stile documentaristico, il progetto languì fino a quando Coppola, reduce dai successi come “Il padrino”, prese in mano la regia, determinato a trasformare la sceneggiatura di Milius in un’opera monumentale.
La scelta del protagonista fu complessa; inizialmente offerto a Steve McQueen, venne rifiutato da una serie di attori di rilievo, prima che Coppola scegliesse Martin Sheen, dopo aver licenziato Harvey Keitel. La tensione e l’arduo impegno richiesto dal film furono a tratti insostenibili per Coppola, che dovette finanziare personalmente la produzione, mettendo a rischio le sue proprietà. Questo gli causò numerosi problemi di salute e momenti di disperazione.
Le riprese, inizialmente previste per essere brevi e intense nelle Filippine, furono interrotte da un tifone, causando ritardi significativi. Tuttavia, l’ostinazione di Coppola e il prolungarsi della produzione permisero al film di evolvere in qualcosa di straordinario, tanto da portare nel 2001 alla versione “Redux”, e successivamente al “Final Cut” che Coppola considerò finalmente perfetto.
Tra gli aneddoti di produzione, vi è l’assunzione di una giovane star emergente, Harrison Ford, che sarebbe diventato famoso per il suo ruolo in “Star Wars”. E poi vi è Marlon Brando, il cui coinvolgimento fu pieno di controversie a causa del suo peso e dei suoi atteggiamenti durante la lavorazione.
Infine, “Apocalypse Now” è noto per il suo cast e le riprese impegnative che hanno coinvolto attori come Dennis Hopper e Martin Sheen. Sheen, sotto estrema pressione, visse momenti personali difficili, e Hopte r, con il suo stile di vita eccentrico, contribuì a creare l’atmosfera unica del film.
Il film, pur essendo stato un’impresa rischiosa e incredibilmente complessa, è rimasto un faro di originalità e audacia nel panorama cinematografico, continuando a ispirare e a provocare coloro che vi si avvicinano.