Quando Steven E. de Souza iniziò a lavorare alla prima bozza della sceneggiatura di “Commando”, aveva in mente un attore ben preciso: Gene Simmons, celebre bassista dei Kiss. Tuttavia, Simmons manifestò subito il suo totale disinteresse per il progetto. Questa mancanza di entusiasmo aprì la strada ad Arnold Schwarzenegger, che divenne il protagonista del film.

Interpretare il colonnello John Matrix non fu un compito semplice per Schwarzenegger. Con il suo fisico imponente da culturista, la produzione incontrò difficoltà nel trovare una controfigura adeguata. Di conseguenza, l’attore dovette eseguire personalmente i suoi stunt e acquisire una certa familiarità con le arti marziali.

Nonostante Schwarzenegger non avesse un doppio per le scene pericolose, “Commando” non mancava certo di controfigure. Considerata l’intensa dose di azione e violenza, la presenza di ben 54 stuntmen accreditati non è affatto sorprendente, dimostrando l’impegno del film nel realizzare acrobazie spettacolari.

Il film si distingue anche per l’alto numero di uccisioni da parte del protagonista. Secondo alcune stime, che includono anche vittime collaterali, il colonnello Matrix avrebbe eliminato almeno un centinaio di persone.

Un aspetto interessante di “Commando” è l’introduzione di un luogo immaginario chiamato Val Verde. Questo paese, in cui si rischia un colpo di stato nel film del 1985, è stato successivamente rievocato in altri celebri film d’azione. Ad esempio, Val Verde è il terreno di caccia delle creature di “Predator” e la patria dell’ex generale corrotto in “Die Hard 2”.

Arnold Schwarzenegger ha sempre dimostrato poco interesse per i sequel, e anche per “Commando” non ci fu verso di convincerlo a tornare nei panni di Matrix per un seguito. Tuttavia, questa scelta si rivelò provvidenziale. Con pochissime modifiche, lo script di “Commando 2” evolse verso quella che diventò la sceneggiatura di “Die Hard”, con Bruce Willis.

Alcuni luoghi scelti per girare “Commando” risultano familiari agli appassionati del genere. Il centro commerciale in cui avviene lo scontro tra Matrix e Sully è lo stesso in cui John Connor incontra Schwarzenegger in “Terminator 2”. Inoltre, la villa vista nel finale di “Commando” era già stata utilizzata per la retata di “Beverly Hills Cop”. Queste scelte cinematografiche, unite a un cast e una produzione di alto livello, hanno contribuito a rendere “Commando” un classico del film d’azione.

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