“Dietro i suoi occhi” (Behind Her Eyes), la miniserie Netflix basata sul romanzo di Sarah Pinborough, è un thriller psicologico che mescola sapientemente mistero, manipolazione e elementi sovrannaturali, catturando l’attenzione degli spettatori fin dalle prime scene.
La trama segue Louise, una madre single che si ritrova invischiata in una relazione extraconiugale con il suo nuovo capo, David, uno psichiatra enigmatico e distante. Le cose si complicano ulteriormente quando Louise stringe un’improbabile amicizia con Adele, la moglie apparentemente perfetta di David. Questo triangolo amoroso, apparentemente banale, si trasforma presto in un gioco di inganni e manipolazioni, in cui niente è come sembra.
Ciò che rende “Dietro i suoi occhi” particolarmente interessante è la sua capacità di confondere lo spettatore, seminando piccoli indizi e rivelazioni a un ritmo studiato per aumentare la tensione. La narrazione alterna i punti di vista di Louise e Adele, svelando gradualmente i segreti più oscuri del loro passato e dei loro rapporti con David. Tuttavia, il colpo di scena finale è ciò che davvero distingue la serie: un twist inaspettato che cambia completamente il senso di tutto ciò che è accaduto, lasciando lo spettatore scioccato.
Le interpretazioni dei protagonisti, in particolare quella di Simona Brown nel ruolo di Louise e Eve Hewson in quello di Adele, sono impeccabili. Hewson riesce a dare vita a un personaggio misterioso e ambiguo, capace di trasmettere al contempo fragilità e pericolo. La chimica tra gli attori mantiene viva l’attenzione, nonostante il ritmo a volte lento delle prime puntate.
Uno degli elementi più affascinanti della serie è il tema della manipolazione mentale e del controllo, che si manifesta non solo nei rapporti interpersonali, ma anche attraverso l’uso sorprendente del soprannaturale. Senza rivelare troppo, l’introduzione di elementi di sogno lucido e viaggi astrali dà alla serie una dimensione onirica e surreale che la distingue da altri thriller psicologici più convenzionali.
Dal punto di vista tecnico, la regia di Erik Richter Strand è sobria ma efficace, con un uso accorto di ombre e luci che accentua l’atmosfera di tensione. La colonna sonora, inquietante e sottile, si sposa perfettamente con il tono della serie, contribuendo a creare un senso costante di disagio e mistero.
Nonostante alcuni momenti di lentezza nella parte centrale, “Dietro i suoi occhi” compensa con una conclusione esplosiva che rende impossibile non ripensare all’intera serie. Il finale divisivo potrebbe non soddisfare tutti, ma è indubbio che riesce a far parlare di sé.
Conclusione: “Dietro i suoi occhi” è una serie che sa come giocare con le aspettative dello spettatore, mescolando thriller, psicologia e soprannaturale in modo accattivante. Se amate i colpi di scena imprevedibili e le storie che vi lasciano con il fiato sospeso fino all’ultimo istante, questa miniserie è una scelta obbligata.
Per chi è alla ricerca di un thriller che ti faccia riflettere e discutere, ‘Dietro i suoi occhi’ è assolutamente da vedere. L’interpretazione di Eve Hewson è davvero superba!
Non ho capito molto bene tutti questi elementi soprannaturali, mi sembravano un po’ forzati. Preferisco thriller più realistici.
Ho trovato questa serie davvero avvincente! I colpi di scena mi hanno lasciato di stucco e non riuscivo a smettere di guardare. Consigliatissima!