Dopo 14 anni lontana dal panorama musicale, Donatella Rettore è pronta a sorprendere il pubblico con il suo nuovo album, intitolato “Antidiva putiferio”, in uscita il 10 gennaio. La cantante non si è piegata alla frenesia del mercato musicale moderno, preferendo prendersi il tempo necessario per creare qualcosa di significativo. Rettore, conosciuta per la sua energia ribelle, ha detto che il titolo dell’album è un’autodescrizione del suo essere disordinata e caotica, caratteristiche che, confessa, non sono migliorate con il passare del tempo.

Il disco si apre con una traccia dance che prende di mira chi ostenta la propria vita sui social media, un fenomeno che Rettore affronta con ironia e distacco, dichiarando di preferire la lettura di libri e giornali su carta e di non essersi mai scattata un selfie con altri artisti. Tra gli elementi più interessanti dell’album ci sono i numerosi duetti con giovani artisti come Beatrice Quinta, BigMama, Tancredi e Ditonellapiaga. Collaborare con queste nuove leve della musica è stato per lei uno stimolo, e Rettore riconosce di aver trovato una particolare complicità con le giovani colleghe.

Nonostante alcuni conflitti con artiste della sua generazione, Rettore sembra aver trovato una nuova armonia con i più giovani, sottolineando il supporto reciproco nelle collaborazioni. Tra ricordi di discussioni passate e le pugnalate d’amicizia, ha anche ricordato di aver risolto una vecchia faida con Marcella Bella, tornando a oggi a essere in buoni rapporti.

Per quanto riguarda il Festival di Sanremo, Rettore non crede di partecipare quest’anno, preferendo ascoltare musica dal vivo a Londra. Accennando ai recenti dibattiti sui testi delle canzoni di alcuni artisti in gara, ha preferito concentrare la sua attenzione sulla qualità musicale piuttosto che sulle polemiche.

Rettore si concede anche una riflessione sulla sua vita privata, raccontando il solido legame con il marito Claudio Rego, con cui condivide quasi 50 anni di unione, nonché l’amore per gli animali che li accompagna e li spinge a ricomporre ogni diverbio. Il discorso sulla mancanza di figli non la turba, ricordando che le aspettative sulle donne derivano da stereotipi da superare.

Nel nuovo album, ci sono brani come “Odio tutti” e “Beepolare” che affrontano temi come l’amore, l’odio e la bipolarità con una visione ironica e dissacrante, uno stile che Rettore adotta anche per parlare di disagio mentale e accettazione di sé. La cantante ricorda come un tempo si sentisse insoddisfatta del suo corpo, ma la decisione di amarsi di più l’ha portata a cambiamenti positivi. Quindi, tra musica e riflessioni di vita, Donatella Rettore si riafferma come una voce unica nel panorama musicale italiano.

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