Stefano Salvati ha diretto un documentario che esplora la vita e la carriera di un simbolo della musica italiana, Edoardo Bennato. L’opera intitolata “Edoardo Bennato. Sono solo canzonette” debutterà in prima serata su Rai 1 il 19 febbraio. Bennato è conosciuto per i suoi testi arguti e diretti che non risparmiano critiche ai personaggi potenti e alle correnti politiche, senza schieramenti preconcetti. Il suo spirito ribelle si intreccia con un’anima da sognatore e un interesse profondamente radicato nell’universo delle favole, da Peter Pan a Pinocchio, fino al Pifferaio magico. Attraverso le sue canzoni, Bennato offre un’interpretazione unica e straordinaria del mondo che ci circonda.
Edoardo Bennato nasce il 23 luglio 1946 a Bagnoli, quartiere industriale di Napoli, in viale Campi Flegrei 55, un dettaglio che ha avuto un ruolo ricorrente nella sua carriera artistica. Figlio di Carlo Bennato, dipendente dell’Italsider, e di Adele Zito, Edoardo è il maggiore di tre fratelli, tutti musicisti, eccetto Giorgio che è venuto a mancare nel 2024.
Dalla prima infanzia, la madre di Bennato, pur nelle ristrettezze economiche, ha sempre cercato di inculcare nei figli la passione per la musica. Questa educazione precoce ha portato Edoardo, insieme ai fratelli Eugenio e Giorgio, a formare un trio che si esibiva nei locali locali napoletani. Già nel 1959, i Bennato si esibivano in televisione e prendevano parte a crociere musicali.
Dopo essersi trasferito a Milano per studiare architettura, città scelta per la presenza delle case discografiche, Bennato si laurea con una tesi sulla ristrutturazione dei Campi Flegrei. Nel frattempo, scrive canzoni per altri artisti, fino a quando nel 1973 pubblica il suo primo album “Non farti cadere le braccia”. Nonostante il disco non abbia riscontrato subito successo, Bennato continua a perseverare e nel 1977 pubblica “Burattino senza fili”, che segna la svolta della sua carriera.
Il vero trionfo arriva nel 1980 con “Sono solo canzonette”, che lo consacra definitivamente al grande pubblico. Edoardo Bennato fu inoltre il primo artista italiano a riempire lo stadio San Siro, nel 1980. Il cantautore ricorda quel successo come un’impresa realizzata grazie al supporto dei suoi compagni d’infanzia, rendendo i biglietti accessibili a tutti.
Il brano “Un’estate italiana”, official song dei Mondiali di calcio del 1990, vede la collaborazione tra Bennato, Gianna Nannini e Giorgio Moroder. Nonostante il successo di questa canzone, Bennato espresse qualche riserva iniziale, temendo che non sarebbe stata accolta favorevolmente dalla critica.
Momenti drammatici hanno segnato la vita del cantautore, come l’incidente stradale nel 1995 in cui perse la vita la sua fidanzata Paola Ferri. Bennato è anche padre di Gaia, nata nel 2005, figura che il cantautore descrive con affetto e ammirazione per la sua vitalità e determinazione.
Edoardo Bennato è più di un musicista, è un narratore del nostro tempo, in grado di portare sul palcoscenico storie che vanno oltre le semplici melodie, creando canzoni in grado di influenzare la cultura musicale italiana.