All’età di 83 anni, Fabio Testi si presenta per la prima volta alla Berlinale, un traguardo significativo nel mondo del cinema internazionale. L’attore, conosciuto come un simbolo di sex appeal e dotato di uno spirito affabile, partecipa al festival in un film singolare intitolato “Reflet dans un diamant mort”. Sotto la direzione dei coniugi Hélène Cattet e Bruno Forzani, Testi interpreta il ruolo di un ex agente segreto che risiede in un lussuoso hotel sulla Costa Azzurra. La sua vicina di stanza, interpretata da Maria de Medeiros, improvvisamente scompare, richiamando alla memoria gli spensierati anni ’60.

Il film, descritto come un thriller dai toni surreali dove ricordi e follia si intrecciano, si distingue per la sua meticolosa realizzazione. Ogni scena è stata accuratamente pianificata con uno storyboard dettagliato e Testi ha trascorso un’intera giornata a registrare i propri respiri, in un processo che sottolinea la cura posta nella produzione. Yannick Renier interpreta il personaggio nella sua versione giovanile, ricordando l’importanza della precisione narrativa. Originariamente destinato al Festival di Venezia, il film non fu accettato a causa di motivazioni politiche legate alla scelta delle sezioni, secondo quanto condiviso da Testi attraverso un aneddoto con Luca Zaia, presidente del Veneto.

Fabio Testi, che si è guadagnato il suo unico Globo d’oro nel 1971 per la sua performance nel film “Il giardino dei Finzi Contini” diretto da Vittorio De Sica, riflette sul suo percorso cinematografico. Nonostante abbia girato ben 64 film, il suo successo non si è sempre tradotto nei riconoscimenti ufficiali, spesso influenzati da dinamiche di distribuzione e politiche. Le sue esperienze con figure iconiche come Sean Connery, che Testi conobbe durante la relazione con Ursula Andress, arricchiscono ulteriormente la sua storia di vita.

Prima di affermarsi come attore di successo, Fabio Testi iniziò la sua carriera con umiltà, tra comparse e ruoli da controfigura, accumulando aneddoti dai set cinematografici di tutto il mondo. Oggi continua a recitare, portando poesie d’amore accompagnate da musica dal vivo in teatri e chiese, una passione che nutre con entusiasmo e che gli permette di connettersi con le nuove generazioni in cerca di significato.

Non solo attore, Testi si dimostra anche sensibile alle tematiche sociali, come dimostra la sua posizione contro la violenza sui bambini a Gaza, visibile nel suo profilo WhatsApp. Seppur circondato da amici di diverse estrazioni culturali, l’attore insiste sul messaggio universale di pace, testimoniando la sua inquietudine di fronte alle ingiustizie del mondo.

Nonostante il suo passato da latin lover con figure come Ursula Andress e Charlotte Rampling, Fabio Testi oggi conduce una vita più ritirata, immerso nella natura, lontano dai riflettori del passato. Le sue riflessioni sulla sua immagine pubblica come sex symbol rivelano un lato più riflessivo e ironico della sua personalità.

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