defunto, freddo ritratto di un regime claustrofobico, dove la tensione si annida in ogni angolo, intacca i legami più intimi e mina la stabilità psicologica dei personaggi. Nella narrazione si intrecciano le tematiche della repressione politica e della lotta per i diritti, immersi in un contesto familiare che si sgretola sotto il peso delle convinzioni patriarcali. Attraverso il percorso del protagonista, lo spettatore è condotto nella spirale discendente di paranoia e disorientamento, uno specchio delle crescenti tensioni sociali in Iran.

Parallelamente, “FolleMente” di Paolo Genovese rappresenta un ritorno alla commedia antropologica dopo vari esperimenti narrativi con film come “The Place” e “Supereroi.” L’influsso di “Perfetti sconosciuti,” successo del 2016 con un record di 25 remake globali, è palpabile, così come l’ispirazione tratta da “Inside Out” della Disney. Genovese esplora l’interiorità dei personaggi, facendo emergere le emozioni e i pensieri che li guidano in modo teatrale e intimista. La storia si focalizza su Piero, professore quarantene disilluso con una figlia ribelle, e Lara, trentenne restauratrice ottimista ma affranta sentimentalmente.

L’incontro dei due avviene nella mansarda di Lara, dove il loro approccio inizialmente imbarazzato evolve attraverso una serie di gaffe e malintesi, fino a un epilogo di comprensione reciproca. Dietro – o meglio, dentro – i protagonisti, una vivace cornice di personaggi incarnano le emozioni contrastanti che guidano le loro azioni, da un gruppo maschile di tutor emozionali come il moralista Professore e il romantico Romeo, a un collettivo femminile che varia dalla sognatrice Giulietta alla dissacrante Scheggia.

Genovese preferisce mantenere una narrazione orizzontale, senza scosse drammatiche, per mettere in luce i conflitti interiori e i pregiudizi che abitano Piero e Lara. Lo scopo è creare un legame empatico con lo spettatore, invitandolo a riconoscersi nei dilemmi e nelle emozioni dei protagonisti. La semplicità narrativa è compensata dalla vivacità del cast corale, che dà vita a un caleidoscopio di tonalità e sfumature emozionali.

Mentre “FolleMente” si muove su una linea di sentimentalismo e introspezione umana, “The Seed of The Sacred Fig” colpisce con la forza di un dramma feroce contro la rigida struttura di una società oppressiva. Entrambi i film, pur nei loro toni differenti, si concentrano sulle motivazioni interiori e le sfide personali dei loro protagonisti, offrendo un’esplorazione profonda e narrativa del conflitto tra i desideri individuali e le costrizioni esterne.

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