Il percorso verso Basilea è segnato da un ritmo coinvolgente, grazie al ritornello accattivante che Gabry Ponte ha lanciato con successo durante il festival di Sanremo. Il dj e producer torinese, ormai 51enne, rappresenterà San Marino con il suo brano “Tutta l’Italia” all’Eurovision Song Contest, con l’obiettivo di incantare il pubblico europeo il 13 maggio, durante la prima semifinale, e sperando di accedere alla finale del 17 maggio.

Curiosamente, Ponte gareggia per San Marino, nonostante il titolo del suo pezzo celebri apertamente l’italianità. Eppure, quest’apparente paradosso non sembra aver creato dissapori: il messaggio della sua musica, che celebra lo spirito italiano a livello globale, è stato accolto positivamente.

La canzone stessa ha già avuto un impatto oltre i confini nazionali, con feedback entusiastici provenienti da diversi Paesi, come Francia, Germania e Polonia, dove riceve frequenti passaggi radio. E, nonostante l’idea di tradurre parte del testo in inglese per l’Eurovision sia venuta in mente, Ponte preferisce mantenere la versione originale italiana, sottolineando la volontà di divertirsi e restare autentico piuttosto che mirare alla vittoria ad ogni costo.

L’occasione di partecipare per San Marino si è presentata inaspettatamente dopo Sanremo, e Ponte ha accettato con entusiasmo, riconoscendo che “Tutta l’Italia” è il brano giusto al momento giusto per l’Eurovision. E mentre molti potrebbero essere sorpresi dal fatto che Ponte non canti personalmente il suo brano, per lui è naturale affidare la parte vocale a qualcuno che possa interpretarla al meglio.

Durante Sanremo, non ha avuto l’opportunità di incontrare Lucio Corsi, un artista che ammira particolarmente e con cui spera di collaborare in futuro. L’idea di remixare uno dei suoi brani, se adattabile alla dance, lo entusiasma.

L’ispirazione per “Tutta l’Italia” è nata mentre fantasticava su un concerto a San Siro, dove si esibirà a giugno. Insieme a Edwyn Roberts e Andrea Bonomo, l’immagine di uno stadio pieno di italiani danzanti ha dato vita al brano in modo rapido e spontaneo. Nonostante il suo testo possa richiamare alla mente “L’Italiano” di Toto Cutugno, ciò non era voluto ma viene accolto come un grande complimento.

Gabry Ponte è consapevole che la sua musica non possa essere amata da tutti e non si lascia scoraggiare dalle critiche. La sua musica mira a diffondere spensieratezza e unione, lontano da polemiche politiche. Coloro che cercano profondità nella musica potrebbero non trovare ciò che cercano nei suoi brani dance che puntano al divertimento. Tuttavia, Ponte ritiene che entrambi gli approcci abbiano pari dignità.

Con il ricordo di un’esperienza a Sanremo nel 2003 con gli Eiffel 65, Ponte riflette su come la scena musicale sia cambiata nel tempo. Nonostante il risultato fosse stato deludente, partecipare al festival ha rappresentato un grande traguardo personale, soprattutto per la reazione del padre.

Mentre si prepara per l’evento di San Siro, l’entusiasmo e l’ansia si mescolano, con la consapevolezza che i biglietti venduti superano già i 50.000. Gabry Ponte guarda al futuro con ottimismo, continuando a portare gioia attraverso la sua musica.

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