Nel 1988, il celebre attore Ian McKellen, allora quarantottenne, decise di dichiarare pubblicamente la propria omosessualità attraverso una trasmissione sulla BBC. Questa scelta, come da lui spiegato, fu una reazione alle politiche omofobe promosse da Margaret Thatcher. Dieci anni dopo, McKellen espresse il suo dispiacere per non aver compiuto questo passo prima nella sua vita. Recentemente, il leggendario artista inglese ha affrontato di nuovo l’argomento delle sue preferenze sessuali durante un’intervista con il “Times”.

Secondo McKellen, non ha mai conosciuto qualcuno che si sia pentito di aver fatto coming out. Ha esortato i giovani attori a non nascondersi, poiché considera tale comportamento privo di senso. Il famoso interprete, che si avvicina al suo ottantaseiesimo compleanno, ha quindi esortato le persone a seguire il proprio cuore e a fidarsi dei consigli degli amici omosessuali. Il suo messaggio è chiaro: uscire alla luce del sole e vivere senza nascondersi.

Nonostante Hollywood possa ancora essere vittima di pregiudizi nei confronti delle persone gay, McKellen è convinto che i benefici del coming out prevalgano. Ha condiviso la sua esperienza di conoscere numerosi giovani attori, alcuni già affermati, altri all’inizio della carriera, che temono di rivelare la propria sessualità. Secondo lui, almeno quattro attori continuano a nascondere questa parte della loro vita, per paura che possa influire negativamente sulle loro opportunità di lavoro.

Parlando del clima di intolleranza crescente negli Stati Uniti, l’attore ha espresso preoccupazione, pur avendo speranza che, nel suo Paese, i matrimoni gay possano contribuire a ridurre la paura verso gli omosessuali. Tuttavia, è consapevole che la situazione globale sia ancora complicata e soggetta a regressioni.

Oltre ad essere conosciuto per i suoi ruoli iconici come Magneto in “X-Men” e Gandalf ne “Il Signore degli Anelli”, McKellen è in procinto di lavorare al nuovo film di Steven Soderbergh, “The Christophers”. Intanto, funge da mentore per un attore dichiaratamente gay, protagonista di una versione teatrale di “Edward II” di Christopher Marlowe. Secondo McKellen, interpretare ruoli di personaggi omosessuali non richiede necessariamente di esserlo, ma può essere un vantaggio.

L’attore, vincitore di due Golden Globe e cinque Laurence Olivier Award, continua a sostenere l’importanza di essere autentici e incoraggia altri a fare lo stesso, sottolineando come il primo calciatore della Premier League che farà coming out diventerà uno dei più celebri al mondo, con le agenzie pronte a offrirgli contratti.

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