Nel corso della terza serata del Festival di Sanremo, un evento ha catturato l’attenzione del pubblico: il ritorno di Iva Zanicchi sul palcoscenico del Teatro Ariston. A 85 anni, la celebre artista ha ricevuto il Premio alla Carriera, un riconoscimento che celebra la sua straordinaria carriera musicale, segnata da ben tre vittorie al festival canoro, un record tra le donne del panorama musicale italiano.
Vestita con un elegante abito in chiffon nero, l’Aquila di Ligonchio ha sceso le scale poco prima della mezzanotte, un momento carico di energia e di emozione. Iva Zanicchi ha debuttato sul palco dell’Ariston 60 anni fa, e il ritorno in quel luogo iconico è stato un viaggio nel tempo, con un medley di successi che hanno segnato la sua carriera. Le canzoni “Non pensare a me”, “Zingara” e “Ciao cara come stai?” sono state le colonne sonore delle sue vittorie del 1967, 1969 e 1974, rispettivamente.
Durante la serata, la cantante ha rivolto parole di ringraziamento a Carlo Conti, conduttore della serata, ricordando con ironia che spesso si conferiscono premi postumi: “Meglio riceverlo da viva che da morta,” ha scherzato, con il suo noto spirito vivace e sincero. Con il premio stretto tra le mani e un mazzo di fiori, ha saputo regalare emozioni al pubblico presente, e il suo celeberrimo brano “Zingara” ha dimostrato ancora una volta di essere senza tempo.
Nel discorso rivolto alla platea e all’orchestra, Iva Zanicchi ha riflettuto sul tempo passato, con un accenno alla giovinezza dei musicisti presenti, sottolineando come all’epoca del suo primo Sanremo, “non era nato nessuno, neanche le mamme degli orchestrali.” Il pubblico ha accolto Iva con un caloroso applauso, tributando il giusto omaggio a una carriera costellata di successi e di momenti indimenticabili.
La serata si è conclusa con un forte segnale di affetto da parte del pubblico, che ha partecipato attivamente al tributo a una delle voci più iconiche della musica italiana. Sanremo, ancora una volta, si è confermato non solo un luogo di competizione musicale, ma anche di celebrazione delle leggende del nostro panorama musicale.