Sul palco del noto programma televisivo “Le Iene”, l’attrice e conduttrice britannica Jane Alexander ha voluto condividere con il pubblico la sua storia personale, offrendo una testimonianza al contempo sconvolgente e piena di determinazione. Con sincerità ha raccontato il suo cammino attraverso la fragilità della dipendenza, sottolineando l’importanza di definire sé stessi al di là delle proprie debolezze.

Aprendo il suo monologo, Alexander si è presentata affermando con schiettezza: “Mi chiamo Jane e sono una personalità dipendente”. È stato l’inizio di una riflessione schietta sulle molteplici dipendenze che hanno segnato la sua vita per molto tempo. Dal caffè al sesso, dall’alcol alle serie televisive, Jane ha elencato tutte quelle cose che l’hanno condizionata, alcune subdole e oscure, altre apparentemente innocue. Questa lotta, durata due decenni, non è stata affatto semplice, eppure è riuscita a dire addio a molte di esse, dimostrando che il cambiamento è possibile.

Tra tutte, l’alcol appare come l’ostacolo più arduo da superare. L’attrice ha condiviso il desiderio di poter eliminare la voglia di bere come si rimuoverebbe un neo, trasformando quella sete bruciante in nulla più che una cicatrice. Tuttavia, ha ammesso che questo non è un processo semplice e immediato. Affrontare le proprie debolezze richiede forza e, soprattutto, tanto amore per sé stessi. Alexander ha spiegato che per piacere agli altri, è fondamentale iniziare piacendosi da soli, una filosofia che ha trasformato nel suo mantra personale.

Alla fine del suo toccante racconto, Jane Alexander ha ribadito di essere una personalità dipendente, ma ha sottolineato con fierezza che è anche molto di più – una persona ricca di qualità positive. Oggi, si sente più forte e capace di affrontare qualsiasi sfida, vivendo con la consapevolezza che il percorso di guarigione e crescita continua, ma è possibile.

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