Un ragazzo affaticato scende da un camion e attraversa un sentiero ricoperto di sterpaglie con l’aiuto di una torcia. È appena giunto negli Stati Uniti illegalmente, e con lui lo spettatore entra nel nuovo film di Jessica Chastain, presentato alla Berlinale. La stessa Chastain si presenta orgogliosa con la sua inconfondibile chioma rossa, affrontando coraggiosamente il tema difficile dell’immigrazione clandestina nell’epoca di Trump. L’attrice, nota per la sua bellezza discreta e per la determinazione in politica e diritti, ha conquistato la fama dopo anni di tentativi.
La pellicola “Dreams” di Michel Franco, regista messicano, rappresenta un esempio di cinema indipendente e si alterna nelle opere di Chastain con le grandi produzioni hollywoodiane. In precedenza, avevano già collaborato in “Memory”, un film su due anime perdute, sfioranti la povertà. In questo nuovo progetto, Chastain interpreta una donna facoltosa, impegnata in un’avventura complessa con Isaac Hernandez, un vero ballerino dell’American Ballet, che nel film è un immigrato clandestino messicano. Questa relazione mette a dura prova il suo status sociale e la sua reputazione impeccabile, minacciando anche il suo ruolo nella fondazione artistica del padre.
La storia esplora i lati oscuri della protagonista: una donna apparentemente potente ma profondamente sola, circondata da uomini come suo padre e suo fratello, e in difficoltà nel gestire le relazioni personali. Chastain si è sempre battuta per ruoli femminili complessi, in particolare negli Stati Uniti, dove spesso le donne erano relegate a ruoli secondari.
Oltre ai risvolti personali, il film ha una forte dimensione politica, riflettendo sul contributo degli immigrati al tessuto statunitense. Chastain non nasconde le sue convinzioni politiche, anche se ammette che nel film non ha direttamente influenzato la narrativa con la sua prospettiva morale.
La pellicola si interroga sul sogno americano e sulla speranza, elementi che dovrebbero essere presenti indipendentemente dal luogo in cui si vive. Per Chastain, è fondamentale combattere per un mondo migliore, dove cultura e società rispecchino i sogni individuali. La sua carriera non è stata immediatamente coronata dal successo: dopo anni di studio intenso alla Juilliard e vari lavori, ha debuttato a 31 anni. Il suo percorso è stato segnato dalla disciplina e dalla consapevolezza economica, grazie a un’infanzia segnata dai sacrifici della madre.
Chastain esprime grande ammirazione per Isabelle Huppert e il suo approccio audace ai ruoli. Anche lei cerca di esplorare continuamente nuovi orizzonti, sostenuta da una forte etica lavorativa seppur senza essere ossessiva nel controllo. Il suo impegno e la sua passione sono evidenti tanto nei ruoli complessi che interpreta quanto nelle cause in cui crede fermamente.