Il programma radiofonico “Un giorno da pecora,” trasmesso su Rai Radio 1 e condotto da Giorgio Lauro e Geppi Cucciari, è noto per la sua capacità di spingere gli ospiti a dialogare liberamente su qualsiasi argomento. Tuttavia, mentre questo approccio sembra dare buoni risultati con le celebrità del mondo dello spettacolo, si rivela meno efficace quando si tratta di politici, più accorti e astuti.
Recentemente, il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha partecipato alla trasmissione in occasione del suo compleanno, condividendo pensieri personali e racconti, come la sua predilezione per il Negroni rispetto allo Spritz durante il fine settimana e un episodio della sua infanzia in cui rubava il vino non consacrato mentre era chierichetto. Le confidenze del ministro, unite all’umorismo dei conduttori, in particolare la battuta di Lauro sulla prescrizione del “reato” giovanile, hanno reso Nordio sorprendentemente simpatico.
La trasmissione viene spesso elogiata per la sua ironia e il suo approccio diretto, in cui tutti gli ospiti sono invitati a esibirsi senza esclusione di colpi. Tuttavia, questa formula sembra cambiare quando si tratta di politici, i quali potrebbero invece trarne vantaggio, considerando il programma un palcoscenico dove apparire sotto una luce positiva. Infatti, è difficile pensare che un politico parteciperà a un format che potrebbe danneggiarlo, se non ci fosse un ritorno favorevole.
Sebbene Giorgio Lauro e Geppi Cucciari siano apprezzati per le loro capacità, rimane il dubbio su come riescano a trasformare anche figure generalmente controverse, come Maurizio Gasparri, in personaggi che suscitano simpatia. Forse la spiegazione risiede nella natura umana di cercare di assorbire ciò che viene proposto loro. Limitandosi a un umorismo leggero e bonario, Lauro rischia di elevare l’ospite invece di metterlo in ridicolo, offrendo a quest’ultimo una sorta di “medaglia” di simpatia.
Il programma continua a suscitare interesse e discussioni, grazie alla sua formula unica e alla capacità dei suoi conduttori di attrarre e gestire una vasta gamma di ospiti, nonostante le sfide poste dall’interazione con il mondo politico.