L’intervista realizzata da Candida Morvillo mette in luce una delle figure più emblematiche del panorama televisivo italiano: Margot Sikabonyi, l’indimenticabile Maria Martini nella fiction “Un medico in famiglia”. 

Al centro del racconto c’è il difficile percorso che Margot Sikabonyi ha affrontato nel corso della sua carriera. Avendo iniziato giovanissima, a soli 14 anni, con la celebre serie televisiva, Margot sembrava vivere il sogno di molti. Tuttavia, il risvolto del successo non è stato privo di insidie per lei. Concluse la sua partecipazione alla serie all’età di 31 anni, dopo aver interpretato per anni il ruolo che la rese una delle nipotine d’Italia. Eppure, quel periodo fu segnato da profonde insicurezze e dal confronto con la sindrome dell’impostore. A dominare tutto c’era quel personaggio, Maria, con cui ha avuto un rapporto complesso nel tempo.

Nonostante l’amore ricevuto dal pubblico, la vita sul set non le ha risparmiato dure prove. Uno dei momenti più difficili è stato il divorzio, che l’ha obbligata a rimettere in discussione tutto intorno a sé. Tuttavia, si è trattato solo di uno dei dolori che hanno accompagnato il suo cammino, insieme alla perdita del padre avvenuta mentre era sotto i riflettori. La sua adolescenza, già di per sé un periodo complicato, è stata arricchita di fama, responsabilità e lutti personali.

Margot racconta di com’era prima del successo: una bambina timida e insicura. Cresciuta con un padre ungherese e una madre canadese, ha avuto un’infanzia segnata dall’internazionalità. L’incontro dei suoi genitori, avvenuto tra le praterie del Canada, li portò a trasferirsi in Italia, dove Margot è nata. Il suo ingresso nel mondo della recitazione fu quasi casuale, iniziando da un semplice provino accompagnando un’amica.

Nel tempo, ha fatto pace con la sua storia, accettando Maria come una parte importante di sé. Ha trovato la serenità abbracciando percorsi alternativi e filosofie di vita diverse: tra yoga, spiritualità e nuove esperienze. Infatti, ha raccontato di come le Hawaii siano diventate un rifugio e una fonte di guarigione. Un posto dove la natura parla e rigenera.

Ora, Margot ha costruito un equilibrio che abbraccia la sua imperfezione. Nonostante le critiche social, riesce a coniugare la passione per la recitazione con quella per lo yoga, rifiutandosi di scegliere tra le due. Si dedica a entrambe le cose con la convinzione che un percorso di centratura personale sia essenziale per la felicità e l’equilibrio.

La sua storia è un esempio di resilienza e trasformazione. Oggi, vive felice con i suoi due bambini, si gode la tranquillità della sua casa milanese e continua a esplorare il suo percorso artistico e personale, dimostrando che l’amore, per sé stessi e per la vita, può curare profondamente.

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