Quando Mike Bongiorno pubblicizzava il delizioso prosciutto Rovagnati a tutta la nazione, dietro le quinte, nella regia, si trovava Mario Bianchi. Nato nel 1948, Bianchi è stato una figura chiave nel mondo delle trasmissioni Mediaset, riconosciuto da milioni di telespettatori grazie alle frequenti menzioni di Mike. La sua presenza era imprescindibile anche durante le celebri telepromozioni del conduttore, fra cui spicca quella dedicata ai prodotti Rovagnati.
Quegli spot erano davvero un evento speciale in studio. Non era raro che Paolo Rovagnati, accompagnato dalla moglie e, talvolta, dal figlio Lorenzo, fosse presente alle riprese. L’atmosfera era allegra e partecipativa, e, alla fine delle registrazioni, c’era solitamente una vera e propria corsa ai prosciutti, la cui bontà era indiscutibile. La generosità dei Rovagnati era tale che spesso le famiglie del team di registrazione potevano portare a casa qualche fetta del delizioso prosciutto. Ancora oggi, i prodotti Rovagnati sono assai apprezzati.
All’inizio, l’idea di pubblicizzare un prosciutto sembrava inconsueta. I prodotti promossi da Mike, sino ad allora, appartenevano ad altre categorie merceologiche, come i detersivi. Tuttavia, con la sua straordinaria abilità, Bongiorno riuscì a trasformare questo nuovo genere di pubblicità in un’abitudine consolidata. La sua filosofia era chiara: rispettare gli sponsor era fondamentale. Quando Antonella Elia, la sua valletta, fece un commento infelice su una pelliccia pubblicizzata, Mike non la prese affatto bene. Con i Rovagnati, però, vi era anche un rapporto di simpatia reciproca, che rendeva quei momenti quasi festosi.
Durante le telepromozioni, Mike insistette affinché si vedesse il prosciutto tagliato direttamente in video. Il signor Rovagnati fu d’accordo e portò personalmente un salumiere di fiducia per affettare il prosciutto con un’affettatrice elettrica. Questo creò un’atmosfera quasi da gag: il regista avvisava il salumiere di continuare a tagliare per tutta la durata della registrazione, che poteva durare diversi minuti. Al termine, circa sette o otto etti di prosciutto erano pronti per essere gustati da chiunque si trovasse nei pressi del set.
Il Gran Biscotto era amato da tutti, anche dallo stesso Mike. Il profumo del prosciutto si diffondeva in tutto lo studio, attirando molte persone durante le riprese. I Rovagnati, inizialmente intimoriti dall’ambiente televisivo, finirono per sentirsi a proprio agio grazie alla loro cordialità. La campagna pubblicitaria portata avanti da Mike contribuì enormemente alla popolarità del marchio, tanto che i clienti chiedevano direttamente il prosciutto Rovagnati in salumeria, senza specificare “crudo” o “cotto”.
Il successo fu indiscutibile, con la combinazione del carisma di Mike e la qualità del prodotto. Quel continuo affettare durante lo spot era sorprendentemente coinvolgente, tanto che i Rovagnati non smisero mai di ringraziare il team. Una volta, addirittura, Mario Bianchi ricevette un intero prosciutto per Natale, che la sua famiglia consumò lungo tutto l’anno.