Il drammatico ritrovamento del corpo privo di vita dell’attrice americana Sophie Nyweide, avvenuto il 14 aprile scorso nei pressi di un rifugio a Bennington, Vermont, ha sollevato un grande mistero. La giovane, nota per aver recitato in film come “Noah” e “Mammoth” sin dall’infanzia, è stata trovata deceduta poco prima delle cinque del mattino lungo le rive di un fiume. A rendere ancora più sconvolgente la notizia è il fatto che, secondo quanto riportato dal certificato di morte acquisito dal sito di gossip Tmz, Nyweide fosse incinta al momento del decesso.
Dopo dieci giorni dal tragico evento, non è stata ancora chiarita la causa esatta della morte dell’attrice ventiquattrenne, nonostante l’autopsia sia stata già condotta. Per avere delle risposte definitive, si attendono gli esiti degli esami tossicologici ordinati dal medico legale. Intanto, le forze di polizia stanno considerando la possibilità di un’overdose non intenzionale, mentre rimane aperta anche l’ipotesi dell’omicidio.
Shelly Gibson, madre di Sophie ed ex attrice, ha rivelato a Tmz la consapevolezza che sua figlia facesse uso di stupefacenti, sottolineando che il giorno della morte Sophie non era sola. Le autorità hanno evidenziato che un uomo, presente al momento del decesso, sta collaborando con le indagini, pur non essendo attualmente un sospettato.
Sophie Nyweide aveva iniziato la sua carriera cinematografica da giovanissima, a soli 10 anni. Tra i suoi lavori più celebri si annoverano il ruolo della figlia dei protagonisti nel dramma romantico “Mammoth” del 2009, e la parte in “I numeri dell’amore” accanto a Jessica Alba, dove interpretava una bambina con la madre in fin di vita per il cancro. Altre apparizioni includono “Il matrimonio di mia sorella” diretto da Noah Baumbach, “La teoria delle ombre” con James Franco e il film “Noah” di Darren Aronofsky.
Nel film “Mammoth”, sotto la direzione di Lukas Moodysson, il personaggio di Nyweide, Jackie, trascorreva molto tempo con la sua tata filippina, poiché i suoi genitori erano troppo occupati per occuparsi di lei. Durante la promozione del dramma svedese in lingua inglese, Sophie aveva preso parte alla prima del Festival Internazionale del Cinema di Berlino.
Nata l’8 luglio 2000 a Burlington, Vermont, il sogno di Sophie di diventare attrice era nato frequentando il cinema Village Picture Shows di Manchester, gestito dalla madre dal 2003. Questo tragico evento lascia un vuoto non solo nel cuore dei familiari, ma anche nel panorama cinematografico internazionale.