L’opera Phenomena di Dario Argento, uscita nelle sale italiane il 31 gennaio 1985, si configura come una straordinaria fiaba horror, una miscela unica tra mistero e soprannaturale. Protagonista è Jennifer Connelly, che veste i panni di una studentessa capace di comunicare telepaticamente con gli insetti. Argento, visionario regista romano, ha sempre oscillato tra le corde del surrealismo, sapendo trasformare il cinema horror in una sinfonia di luci e ombre, in cui lo spettatore vive un’esperienza ipnotica e quasi rituale. Phenomena, uno dei suoi lavori preferiti, rappresenta il vertice di questa poetica, prima di un’involuzione che avrebbe marcato il prosieguo della sua carriera.
Il film, scritto insieme a Franco Ferrini, trae ispirazione da diversi episodi di cronaca nera e dall’intreccio tra elementi reali e fantasmagorici. La storia inizia con il macabro ritrovamento del cadavere decapitato di una turista in Svizzera. Nel contesto di una serie di omicidi, entra in scena l’adolescente Jennifer Corvino, alunna di un collegio in cui inizia a vivere esperienze sovrannaturali. Le sue capacità telepatiche diventano centrali quando, con l’aiuto dell’entomologo John McGregor, riesce a guidare le indagini sul maniaco assassino. Gli insetti, quindi, non solo popolano il mondo visivo della pellicola, ma si fanno protagonisti nella risoluzione del mistero.
Phenomena si distingue anche per la sua struttura narrativa volutamente spezzata, in grado di unire in modo coerente scene di violenza a momenti di straordinaria intensità emotiva. Inoltre, la fotografia di Romano Albani e gli effetti speciali di Sergio Stivaletti contribuiscono ad accentuare l’atmosfera onirica e inquietante, mentre la colonna sonora integra perfettamente brani di vari artisti, creando un’aura gotica ed epica.
Il personaggio di Jennifer è tratteggiato con notevole precisione, incarnando una figura di transizione tra l’innocenza adolescenziale e una maturità forzata dal suo dono paranormale. Questo la rende una figura isolata e quasi emarginata, in un ambiente che non accetta le sue peculiari caratteristiche. Argento utilizza inquadrature che accentuano il senso di isolamento e il contrasto con il mondo circostante.
L’opera di Dario Argento, spesso influenzata dal suo amore per le citazioni cinefile, in Phenomena presenta riferimenti che spaziano da Poltergeist a Carrie, rendendo omaggio ai maestri del genere che l’hanno preceduto. Nonostante sia oggi meno trasmesso dalla televisione mainstream, Phenomena resta un capolavoro del cinema horror italiano, una pellicola che meriterebbe di essere riscoperta e restaurata per le proiezioni in digitale, così da deliziare ancora nuove generazioni di spettatori.