Il mondo della matematica viene esplorato in una chiave inedita e carica di tensione nella serie thriller “Prime Target”, che fonde l’intrigo cospirativo con numeri e teoremi, rivelando ai telespettatori un volto inaspettato e affascinante di questa disciplina. Creata da Steve Thompson, già noto per il suo contributo come sceneggiatore alle prime stagioni di “Sherlock”, la serie si avvale della sua solida conoscenza matematica maturata insegnando la materia. Dal canto suo, Leo Woodall, che interpreta il protagonista, ammette di non essere altrettanto ferrato nei calcoli complessi, ma è stato divertito dall’idea di rendere la matematica accattivante agli occhi del pubblico.
La trama ruota attorno al giovane dottorando Edward Brooks, impegnato a Cambridge in una ricerca sui pattern nelle sequenze dei numeri primi. La sua teoria, però, suscita non solo scetticismo, ma addirittura un certo timore, poiché in grado di minacciare l’ordine globale. Fortunatamente, Ed si trova al fianco l’agente dell’NSA Taylah Sanders, che lo supporta in un’avventura colma di azione, violenza, tradimenti e intricate cospirazioni internazionali. Questo approccio dà alla matematica un aspetto del tutto nuovo, come racconta Woodall: la connessione straordinaria tra numeri e natura lascia spazio a riflessioni affascinanti sul modo in cui i protagonisti percepiscono schemi matematici nel mondo attorno a loro.
I ruoli principali sono affidati a Leo Woodall e Quintessa Swindell, ma il cast vanta anche la presenza di attori noti come Joseph Mydell, Sidse Babett Knudsen, David Morrissey, Martha Plimpton, Fra Fee e Jason Flemyng. “Prime Target” va oltre l’ambito matematico per indagare anche il mondo della tecnologia, illustrando come la struttura digitale della società possa essere minata dai numeri primi stessi. Il futuro delineato dalla serie è al contempo spaventoso e promettente, come afferma Swindell, poiché non offre soluzioni definitive ma evidenzia le complessità della sorveglianza odierna.
La dinamica tra Ed e Taylah è uno dei pilastri portanti che mantengono lo spettacolo costantemente sulla cresta dell’intensità emotiva. Il loro rapporto, privo di connotazioni romantiche, si basa piuttosto su questioni etiche. Da un lato, c’è l’idea della conoscenza pura, dall’altro la necessità di responsabilità sociale nel campo scientifico. La divergenza ideologica tra Ed e Taylah è il fulcro della serie, costringendo i protagonisti—e il pubblico—a riflettere sulle conseguenze di scoperte potenzialmente pericolose.
Per chi volesse rivedere Woodall o Swindell in altre produzioni, Netflix offre la miniserie romantica “One Day” con Woodall e il teen drama “Trinkets” con Swindell. Sempre sulla stessa piattaforma, è possibile trovare “Black Doves”, un thriller che vede protagonisti Keira Knightley e Ben Whishaw, per chi cerca nuovamente dosi di spionaggio e vendetta.