Rai Storia ha recentemente proposto nuovamente la prima puntata di “Quelli della notte”, un celebre programma televisivo ideato da Renzo Arbore e Ugo Porcelli, trasmesso su Rai 2 dal 29 aprile al 14 giugno 1985. Per 32 serate, questo singolare “salotto” televisivo ha fatto da palcoscenico a una variegata schiera di personaggi ecclettici e surreali. A partire da Massimo Catalano, noto per i suoi paradossi apparentemente ovvi, come “Meglio essere giovani, belli, ricchi e sani, piuttosto che vecchi, brutti, poveri e malati”. Poi c’è Frate Antonino da Scasazza, il ruolo interpretato da Nino Frassica, celebre per i suoi aneddoti surreali e l’umorismo legato alle tradizioni di paese.

Altri partecipanti includono Maurizio Ferrini, rappresentante romagnolo di pedalò e sostenitore di idee filosovietiche, la segretaria Simona Marchini, innamorata delle telenovele, e Marisa Laurito, la cugina in attesa del promesso sposo Scrapizza. Roberto D’Agostino si distingue invece come esperto di stile e critico dell’effimero, mentre Riccardo Pazzaglia introduce discussioni filosofiche sui generi, con domande provocatorie e spesso controverse.

“Quelli della notte” rappresenta una pietra miliare nella storia della televisione italiana; ha concluso gloriosamente un’epoca televisiva dominata da veri professionisti dello spettacolo. Questo programma ha segnato la transizione verso una nuova fase, quella che ha visto la partecipazione della gente comune ai programmi televisivi, preparando il terreno per i talk show, i reality, e i format che hanno reso celebri persone in cerca di notorietà.

Il fenomenale successo del programma si deve in gran parte al carisma del suo conduttore, capace di navigare con maestria tra l’eccesso kitsch e la comicità di classe. Questa abilità ha portato alla creazione di espressioni e personaggi memorabili, che hanno travalicato il piccolo schermo per diventare parte della cultura popolare.

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