Nei cinema dal 24 aprile, “The Accountant 2” riporta sul grande schermo il successo dell’action thriller del 2016, con Jon Bernthal che si unisce al cast al fianco di Ben Affleck nel ruolo del genio matematico Christian Wolff. Secondo quanto raccontato da Affleck, il pubblico sembrava desideroso di rivedere il suo personaggio tanto da fermarlo addirittura al supermercato per chiedergli un ritorno di Wolff. Il film si preannuncia un mix tra azione e commedia, paragonato alla celebre “La strana coppia” con Jack Lemmon e Walter Matthau. Distribuito da Warner Bros, questo sequel vede nuovamente Gavin O’Connor alla regia.
Affleck è spesso considerato più brillante come sceneggiatore e regista che come attore, qualità evidenziate dai suoi Oscar per “Will Hunting – Genio ribelle” e “Argo”. La sua espressione imperturbabile lo rende un convincente interprete del ruolo del “savant” matematico, miglior interlocutore con i numeri che con le persone, e questo ha contribuito al successo del primo capitolo della serie.
In “The Accountant 2”, Christian Wolff non sarà solo, ma avrà accanto il fratello Brax, interpretato da Jon Bernthal. Tornano anche altri volti del primo film, come J.K. Simmons e Cynthia Addai-Robinson, mentre non farà parte del cast Anna Kendrick, il cui personaggio non ha avuto fortuna in amore con il protagonista. Questa nuova avventura includerà un tocco comico significativo nella storia dei due fratelli, con situazioni amorose insolite e una certa rivalità.
Affleck ha dedicato del tempo a studiare il disturbo dello spettro autistico per la sua interpretazione, sottolineando l’importanza del gene dell’autismo nella storia dei grandi matematici e artisti come Einstein e Mozart. Un episodio particolare del film coinvolge la “line dance”, un tipo di ballo legato alla musica country americana, in cui Wolff si cimenta per cercare una connessione sentimentale. Il protagonista riesce a padroneggiare il ballo scomponendolo in calcoli matematici, mentre Affleck ammette di non essere un grande ballerino nella vita reale, scherzando sul fatto che la sua performance non avrà ulteriori sviluppi professionali.