La nuova generazione è consapevole di non riuscire a superare i traguardi dei propri genitori. Questo sentimento è particolarmente condiviso da Tredici Pietro, giovane rapper ventottenne, che si trova a dover fare i conti con l’eredità di una famiglia prestigiosa: il padre, infatti, è Gianni Morandi. L’uscita del suo nuovo album, prevista per il 4 aprile, porta un titolo emblematico: “Non guardare giù”. Un invito a non fermarsi troppo ad analizzare il contesto, per evitare di restare paralizzati e permettere alle cose di accadere.

Riconosciuto come un talento autentico e anticonvenzionale, Tredici Pietro si confronta con il peso del confronto familiare. La sensazione di non essere all’altezza di chi lo ha preceduto è comune a molti dei suoi coetanei, anche se nel suo caso è acuita dalla fama del padre. Nonostante il buon rapporto con i genitori, comunicare certi stati d’animo risulta complicato. Per trovare un equilibrio interiore, ha deciso di intraprendere un percorso di terapia, una possibilità che però considera accessibile solo a chi ha mezzi economici.

Nel suo album, emerge una certa insoddisfazione nei confronti di Milano, città in cui vive ma che riflette un modello di capitalismo che non lo rappresenta pienamente. Crescere a Bologna, città dall’anima fortemente progressista, ha contribuito a formare la sua coscienza critica. Il suo stile hip hop si distingue per un’approccio inusuale, privo dei classici eccessi del genere, come dimostra il brano “Like This, Like That”, dove una festa è descritta con solo 40 persone in un piccolo appartamento.

Per quanto riguarda il suo nuovo lavoro, definisce “Non guardare giù” un album incoerente, specchio delle sue contraddizioni: da un lato insegue un sogno, dall’altro ne critica gli aspetti più problematici. Riuscendo a esprimere pensieri che altrimenti faticherebbe a comunicare. Il padre ha apprezzato particolarmente le tracce più intime, mentre una canzone dal titolo “Verità”, non è stata selezionata per la finale di Sanremo da Carlo Conti. Tuttavia, Tredici Pietro non esclude la possibilità di riprovare a partecipare al Festival in futuro, a patto di trovare la canzone giusta.

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