Il 2025 segnerà il centenario della nascita del celebre scrittore siciliano Andrea Camilleri, avvenuta il 6 settembre 1925. Per celebrare tale importante ricorrenza, Rai 1 propone un episodio speciale del programma «Ulisse, il piacere della scoperta» condotto da Alberto Angela, dedicato alla Sicilia di Montalbano. Questo appuntamento, in onda lunedì 17 febbraio alle 21.30, offrirà un affascinante viaggio attraverso gli incantevoli paesaggi siciliani che sono divenuti famosi grazie alle storie del commissario Montalbano, personaggio creato da Camilleri e portato sullo schermo da Luca Zingaretti.

I telespettatori avranno l’opportunità di esplorare le ambientazioni iconiche delle avventure di Montalbano, spaziando da Scicli a Ragusa, da Modica alla spettacolare Scala dei Turchi, fino a località come la Fornace Penna, Marzamemi, il Castello di Donnafugata, la maestosa Valle dei Templi di Agrigento e il suggestivo Tindari. Questi luoghi rappresentano le varie tappe di un percorso suggestivo alla scoperta di Montalbano, nel quale Alberto Angela sarà affiancato dai protagonisti della fortunata serie televisiva, diretta per lungo tempo dal regista Alberto Sironi. Lungo il tragitto, il conduttore avrà modo di interloquire con i volti noti dello show, come il buffo agente Catarella, interpretato da Angelo Russo, l’ispettore Fazio con il volto di Peppino Mazzotta, il galante Mimì Augello incarnato da Cesare Bocci e, naturalmente, con il protagonista Zingaretti stesso. Non mancherà inoltre un tributo allo scrittore Camilleri.

Arianna Mortelliti, nipote dello scrittore, offrirà un toccante ricordo dello stile unico del nonno nella scrittura, mentre l’editore Antonio Sellerio discuterà del successo internazionale raggiunto dai libri di Camilleri. La scrittrice Simonetta Agnello Hornby avrà il compito di illustrare la rinomata e apprezzata tradizione culinaria e dolciaria siciliana.

In attesa di questa puntata speciale, è interessante ripercorrere alcuni dei luoghi simbolo della serie televisiva «Il commissario Montalbano». Ad esempio, Vigata, il paese di fantasia dove si svolgono le vicende, è ispirato a Porto Empedocle, città d’origine di Camilleri. Tuttavia, le riprese hanno avuto come palcoscenico le pittoresche Ragusa Ibla, Modica e Scicli. La celebre casa di Montalbano, che nella fiction è situata a Punta Secca, esiste davvero ed è un bed & breakfast. Questa abitazione, che si affaccia sul mare, fu individuata come location ideale dal manager delle location Pasquale Spadola.

Molti riconosceranno il ristorante Da Enzo, luogo in cui il commissario è solito pranzare, in realtà trattoria Enzo a Mare, anch’essa situata a Punta Secca. Il commissariato di Vigata è invece ospitato nell’edificio del Comune di Scicli, località dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 2002 per il suo centro storico barocco. Un altro luogo iconico è la Fornace Penna, conosciuta nella fiction come «la mannara», dove vengono nascosti i corpi dei cadaveri nell’episodio intitolato «La forma dell’acqua».

Nei racconti di Camilleri, molti nomi di località siciliane sono stati modificati per esigenze narrative: Menfi diventa Merfi, Sciacca si trasforma in Fiacca, Realmonte in Monterreale, e così via. Grazie a questi adattamenti, le storie di Montalbano continuano a essere un omaggio alla Sicilia e un invito a scoprire le sue bellezze.

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