Umberto Tozzi, celebre cantante italiano, rivela la nascita delle sue canzoni più iconiche, tra cui spicca “Ti amo”, brano che lo consacrò a livello internazionale nel 1977. Quel pezzo, ripetitivo nel suo ritornello, contava ben 72 ripetizioni della frase “Ti amo”, un apparente schiaffo alla tradizione cantautorale italiana. La sfida di uscire dai canoni tradizionali, con Giancarlo Bigazzi al suo fianco nella scrittura delle canzoni, fu abbastanza audace. Entrambi erano consapevoli che quel tipo di struttura era inusuale per l’epoca, ma la loro ispirazione derivava dalla cultura musicale dei Beatles, dove la parola doveva avere una propria musicalità.
Inizialmente, “Ti amo” rischiava di non essere pubblicato come singolo. Il direttore artistico dell’etichetta discografica di Tozzi, Alfredo Cerruti, era innamorato di un altro brano, “Se tu mi aiuterai”. Tuttavia, Tozzi insistette, supportato da Bigazzi, affinché “Ti amo” fosse il singolo prescelto. Quella determinazione si rivelò vincente, quando le vendite del singolo raggiunsero le 40 mila copie al giorno, trasformando il brano in un successo clamoroso.
“Ti amo” nacque su una collina fiorentina, nella casa di Bigazzi, con Tozzi che strimpellava la sua chitarra. Fu subito chiaro che quella melodia, con la sua originalità ritmica e metrica, aveva qualcosa di speciale. Il sodalizio tra Tozzi e Bigazzi era caratterizzato da una sintonia creativa rara, in cui Bigazzi incoraggiava Tozzi a esprimere pienamente il suo potenziale artistico.
Quando si parla dell’impatto di Tozzi fuori dai confini italiani, la Francia occupa un posto speciale. In Costa Azzurra, i DJ iniziarono a suonare “Ti amo” nelle discoteche, portando il brano a vendere un milione e mezzo di copie in poco tempo. Nonostante i giudizi critici a volte ostili verso le sue canzoni estive e il suo distacco dalla politica, Tozzi guardava con soddisfazione alla sua carriera internazionale.
Un altro dei suoi grandi successi, “Gloria”, replicò l’accoglienza entusiastica, arrivando ai vertici delle classifiche americane grazie alla cover in inglese di Laura Branigan. La genesi di “Gloria” avvenne in una fredda giornata torinese, al pianoforte di famiglia, senza alcuna figura reale di nome Gloria a ispirarla.
Nel presente, Umberto Tozzi affronta il suo ultimo tour “L’ultima notte rosa – The final tour” prima di ritirarsi dalle scene. Confessa il timore per il momento in cui le luci si spegneranno definitivamente. Tuttavia, nuovi progetti gli daranno forza per affrontare questo cambiamento, pur essendo consapevole del vuoto che lascerà l’assenza del palco.