In scena al teatro Manzoni di Milano, dal 21 gennaio al 2 febbraio, “Ti sposo ma non troppo” rappresenta una commedia romantica che indaga le relazioni sentimentali moderne. Protagonista di questo spettacolo, Vanessa Incontrada, affiancata da Gabriele Pignotta, interpreta un tema che esplora la difficoltà contemporanea a costruire legami stabili. L’ossimoro del titolo evidenzia l’ambivalenza dei rapporti odierni che paiono più fragili rispetto al passato, quando si era più inclini a preservare le relazioni anche nei momenti critici.

Nello spettacolo la platea può facilmente trovare riscontro nei personaggi proposti, poiché le dinamiche di coppia, l’innamorarsi nuovamente o il dolore di un addio, sono esperienze universali. L’egoismo viene tratteggiato come una caratteristica talvolta positiva, purché sia dosato con cautela, evitando che diventi esclusivo motore delle proprie azioni. È necessario bilanciare introspezione emotiva e attenzione verso gli altri per mantenere sane interazioni.

Vanessa Incontrada sottolinea che convivere con un partner richiede un impegno continuo. Nella sua vita privata ha sperimentato una fase turbolenta con il compagno Rossano Laurini, superata grazie a comprensione e maturità, ottenendo ora un rapporto sereno. L’attrice riflette anche sulla natura del mestiere attoriale, che a suo avviso non implica necessariamente narcisismo, sebbene un certo egocentrismo sia inevitabile. Dopo il lavoro, preferisce ritirarsi nella tranquillità di Follonica, dove può godere di un ambiente protettivo lontano dalle pressioni dello spettacolo.

Zelig ha rappresentato per lei un’esperienza formativa, quasi una famiglia, e Claudio Bisio ne è stato un grande mentore, soprattutto nell’improvvisazione. Nella carriera di Incontrada spiccano partecipazioni a cinema, teatro e televisione, con una curiosa prevalenza di ruoli drammatici, nonostante non siano mancati rimpianti professionali come il rifiuto di collaborare a “Manuale d’amore” di Genovesi per semplice ignoranza del progetto.

Con una vena di ironia ammette di aver incontrato comportamenti deludenti nel mondo dello spettacolo, ma utilizza un approccio istintivo nei confronti dei social media, partecipando a tale realtà solo quando lo ritiene opportuno. Gli attacchi degli hater l’hanno inizialmente ferita, ma ha saputo trovare in sé stessa la forza per ignorarli. Se non fosse stata attratta dal mondo della recitazione, avrebbe potuto seguire la strada della psicologia infantile o aiutare nell’attività di famiglia come ambulante.

Queste riflessioni di Vanessa Incontrada offrono uno sguardo profondo e umano su aspetti professionali e personali, mettendo in luce la complessità e la sfida delle relazioni moderne sia sul palcoscenico sia nella vita reale.

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