L’opera è un mondo affascinante e allo stesso tempo crudele, capace di suscitare emozioni potenti. Maria, una delle protagoniste della serie “Belcanto”, lo ha imparato sulla propria pelle. L’opera è il suo rifugio e al contempo una via di fuga dalla realtà opprimente in cui vive. Nella Napoli dell’Ottocento, immersa nella povertà e nel sopruso, Maria è legata a un marito violento che coinvolge lei e le figlie nei suoi inganni, vendendo pozioni miracolose come moderni ciarlatani.

Antonia, la figlia maggiore, è dotata di una voce straordinaria, forse ereditata da un passato segreto di Maria. È attraverso questa voce che Maria vede una possibilità di salvezza, in una società in cui la musica lirica diventa simbolo di lotta e libertà. La serie, diretta da Carmine Elia, racconta le vicissitudini di Maria e delle sue figlie, trasferitesi avventurosamente a Milano, città in fermento alla vigilia delle Cinque Giornate, con il teatro dell’opera come sfondo e contrappunto delle loro storie personali.

L’opera mette in scena passioni e drammi, similmente alla vita delle protagoniste: un mondo dove competizione e inimicizie sono all’ordine del giorno. Il produttore Andrea Occhipinti descrive il mondo operistico dell’epoca come l’antenato degli attuali talent show, dove solo i migliori riescono a emergere.

La serie “Belcanto” nasce anche con l’intento di avvicinare le nuove generazioni alla lirica, proponendo grandi opere in una forma più accessibile. Brani intramontabili, come la “Regina della notte” o “Casta diva”, vengono reinterpretati per entrare nel cuore di chi l’opera non l’ha mai conosciuta.

Vittoria Puccini, nei panni di Maria, riflette su quanto sia difficile superare i giudizi e la pressione sociale, sensazioni amplificate dai social media. Tuttavia, l’importanza di far fronte comune, particolarmente tra donne, emerge come tema centrale. Maria e le sue figlie, affrontando la prepotenza maschile, scoprono la forza nella solidarietà e nell’amore reciproco.

La narrazione approfondisce anche il rapporto genitore-figlio, esplorando come le ambizioni e i sogni irrealizzati dei genitori possano influenzare profondamente la vita dei figli. Tuttavia, l’amore vero si manifesta nel permettere ai figli di seguire il loro percorso senza imposizioni.

Oltre “Belcanto”, Vittoria Puccini continua il suo percorso artistico in altri progetti cinematografici, mostrando una versatilità che le permetterà di interpretare ruoli diversi, come anticipato dai suoi prossimi lavori.

La storia di Maria, di Antonia e del mondo che le circonda si intreccia con la grande storia del Risorgimento, rendendo “Belcanto” una serie che attraversa sentimenti universali pur radicati in un contesto storico preciso, dove le note dell’opera risuonano come eco dei sogni e delle speranze di intere generazioni.

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