Un crescente numero di fenomeni anomali non identificati, noti come Uap, sta destando preoccupazione nei cieli del Giappone. In risposta, un gruppo di legislatori giapponesi ha lanciato un’iniziativa che ricalca il modello americano per indagare su tali eventi. Questa decisione non nasce tanto dalla curiosità per ipotetici visitatori extraterrestri, quanto dal timore che questi fenomeni possano celare minacce da parte di potenze avversarie.
Negli ultimi anni, diversi fattori hanno spinto il Giappone a prestare maggiore attenzione agli Uap. Tra questi, vi sono gli avvistamenti segnalati da personale militare statunitense e il rapido avanzamento della tecnologia dei droni. Un’ulteriore preoccupazione deriva dalle crescenti prove dell’uso cinese di palloni aerostatici per operazioni di spionaggio. Per il Giappone, una potenza straniera potrebbe infatti svolgere attività di ricognizione con droni o palloni, con il rischio che tali eventi vengano erroneamente attribuiti a origini aliene e, di conseguenza, non siano presi sul serio.
La sicurezza nazionale giapponese si trova quindi ad affrontare potenziali minacce da parte di nazioni vicine come Cina, Russia e Corea del Nord. Questo timore ha condotto, già nel 2020, all’istituzione da parte del Ministero della Difesa di un protocollo per raccogliere segnalazioni sugli Uap. La decisione è maturata dopo episodi di presunto sorvolo non autorizzato dello spazio aereo giapponese, per i quali si sospettava l’implicazione della Cina. Tali sospetti sono stati ulteriormente avvalorati dall’episodio di un pallone spia cinese che ha sorvolato gli Stati Uniti nel febbraio 2023.
Il controllo del proprio spazio aereo è cruciale per il Giappone, una nazione insulare che dipende fortemente dalle rotte aeree e marittime per importare beni essenziali, inclusi cibo ed energia. Non stupisce, quindi, che il paese mantenga una forza di difesa tecnologicamente avanzata. La collaborazione con gli Stati Uniti, ad esempio, si concreta nello sviluppo di sistemi missilistici avanzati e nella pianificazione di un significativo aumento della spesa militare entro il 2027.
In questo contesto, l’iniziativa giapponese per indagare sugli Uap è guidata da circa 80 legislatori, tra cui spiccano figure come Yasukazu Hamada e Shinjiro Koizumi del Partito Liberal Democratico. Il gruppo si ispira al recente approccio statunitense, che ha portato alla costituzione dell’All-Domain Anomaly Resolution Office, con l’obiettivo di estendere l’analisi non solo a eventi potenzialmente extraterrestri ma anche a quelli di origine terrestre non ancora spiegati. Con ciò, il Giappone manifesta una duplice cautela: mentre desidera prevenire possibili intrighi tecnologici di nazioni avversarie, si mantiene comunque aperto a qualsiasi spiegazione possa emergere dall’indagine.