Un rapporto del Pentagono ha concluso che il picco di avvistamenti di UFO negli anni ’50 e ’60 è stato causato dai test di avanzate tecnologie di spionaggio e satellitari statunitensi. Le autorità hanno inoltre dichiarato che non ci sono prove che il governo degli Stati Uniti abbia mai incontrato forme di vita aliene. La maggior parte degli avvistamenti di oggetti volanti non identificati era costituita da oggetti terrestri comuni, come riportato nel documento presentato al Congresso. Tuttavia, i funzionari del Pentagono hanno ammesso che la loro ricerca non placherà le diffuse credenze popolari sugli incontri con visitatori extraterrestri.

Il rapporto sottolinea che la cultura popolare ha influenzato l’opinione pubblica su questo argomento. Tra programmi televisivi, libri, film e l’enorme quantità di contenuti online e sui social media dedicati agli UAP (fenomeni anomali non identificati), alcune porzioni della popolazione hanno visto rinforzate le loro convinzioni. Lo studio fa parte di uno sforzo pubblico più ampio del governo statunitense per esaminare i fenomeni UAP e ha incluso incontri pubblici con funzionari della Nasa e audizioni al Congresso.

Rilasciato dall’All-domain Anomaly Resolution Office (AARO) del Pentagono, il rapporto ha indicato che un persistente mito, secondo i ricercatori, è che il governo abbia recuperato mezzi e resti alieni e cospirato per mantenere segrete le sue attività di ricerca extraterrestre. Nonostante avessero un approccio aperto, i funzionari non hanno trovato alcuna evidenza di visitatori extraterrestri. “Tutti gli sforzi investigativi, a tutti i livelli di classificazione, hanno concluso che la maggior parte degli avvistamenti erano oggetti e fenomeni terrestri risultati di erronee identificazioni”, ha dichiarato il Maggiore Generale Pat Ryder.

Secondo un sondaggio Gallup del 2021, poco più del 40% degli americani crede che mezzi spaziali alieni abbiano visitato la Terra, una percentuale in aumento rispetto al 33% di due anni prima. L’AARO ha esaminato archivi e file classificati, passando in rassegna tutte le indagini governative ufficiali dal 1945. I ricercatori hanno indagato su voci riguardanti navi spaziali aliene e hanno appurato, ad esempio, che un presunto memo trapelato del 1961 riguardante gli UFO era inautentico e che un campione di “astronave aliena” raccolto da un’organizzazione investigativa sui fenomeni UAP era composto per lo più da materiali terrestri come magnesio, zinco e bismuto.

Il rapporto elenca le nuove tecnologie che, a parere degli studiosi, hanno portato a un aumento delle segnalazioni di UAP negli anni ’50 e ’60. Tra queste, i palloni ad alta quota e l’aereo spia U-2, che ispirò ondate di speculazione quando si schiantò vicino a Roswell, Nuovo Messico, nel 1947. Più della metà dei rapporti UFO indagati all’epoca venne identificata come voli di ricognizione statunitensi, secondo una valutazione della Central Intelligence Agency. Numerosi progetti di ricerca segreti comprendevano lo sviluppo di velivoli con forme circolari o simili a dischi volanti, richiamando l’immagine di astronavi aliene nell’immaginazione collettiva; un esempio è il caccia-bombardiere canadese VZ-9AV Avrocar, progettato per decollare e atterrare verticalmente.

Per decenni, il governo degli Stati Uniti ha condotto numerosi programmi di ricerca sugli UAP, sebbene gran parte delle ricerche sugli extraterrestri sia rimasta segreta. Nonostante la Guerra Fredda abbia accelerato lo sviluppo tecnologico, il rapporto rileva che il “contenuto UAP nella cultura popolare è più pervasivo ora che mai”, una tendenza che gli studiosi attribuiscono alla mancanza di fiducia nel governo statunitense e alla popolarità dei contenuti relativi agli alieni online.

Gli avvistamenti di UAP continuano a un ritmo di 50-100 al mese, secondo l’AARO, e le speculazioni su un insabbiamento governativo persistono. Nel 2023, l’ex ufficiale dei servizi segreti David Grusch ha testimoniato davanti a una commissione congressuale sostenendo che il governo statunitense detiene corpi e veicoli alieni, basando le sue affermazioni su documenti, registrazioni e conversazioni con colleghi. L’AARO ha promesso di rilasciare un ulteriore rapporto esaminando avvistamenti più recenti e voci in una data successiva.

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