Recentemente, una circolare emanata dal Ministero dell’Interno ha messo fine all’utilizzo del self check-in presso le locazioni turistiche in Italia. Questa direttiva, firmata dal capo della Polizia, Vittorio Pisani, è stata indirizzata a tutte le Prefetture del paese, sollevando una questione di conformità delle modalità di check-in da remoto con i requisiti legali stabiliti nel testo unico delle leggi di pubblica sicurezza.
Le key box, ovvero le cassette di sicurezza posizionate all’ingresso di condomini e appartamenti adibiti ad affitti turistici brevi, non sono più considerate conformi a quanto richiesto dalla normativa italiana. Si tratta di un provvedimento che prende posizione rispetto a un sistema ormai diffuso e largamente preferito da proprietari e gestori per facilitare l’accoglienza degli ospiti, accelerando le procedure di arrivo e partenza.
La decisione del Ministero dell’Interno, annunciata dal ministro Matteo Piantedosi, solleva questioni importanti in merito alla gestione del turismo, particolarmente nelle città iconiche e fortemente visitate come Firenze, Roma e Napoli. Queste chiusure forzate delle keybox rappresentano una risposta alla preoccupazione crescente dell’overtourism, un fenomeno che ha impatti significativi tanto sugli abitanti locali quanto sulle infrastrutture urbane.
Il ministro del turismo, Daniela Santanchè, ha commentato la circolare sottolineando l’importanza di tale misura per prevenire potenziali rischi e garantire un’esperienza positiva e sicura sia per i visitatori che per gli operatori turistici. La collaborazione tra i vari ministeri è vista come un passo cruciale nel creare un ambiente sicuro e accogliente, specialmente in vista di eventi di grande rilievo come il Giubileo del 2025.
L’eliminazione della pratica del self check-in con le key box porta con sé la necessità di rivedere le modalità di accoglienza nei contesti di turismo breve; sarà quindi fondamentale trovare soluzioni che rispondano adeguatamente alle esigenze di sicurezza e gestione richieste dalla normativa vigente. Questo cambiamento richiederà certamente aggiustamenti ai proprietari e gestori, che dovranno trovare soluzioni alternative rispettanti le nuove direttive imposte dal Viminale, con l’obiettivo di garantirne l’attuazione in maniera armoniosa e efficace.