Per narrare un viaggio interiore in Egitto, è fondamentale condividere non solo ciò che è avvenuto in quel luogo, ma anche gli eventi precedenti e successivi, poiché offrono una chiara comprensione della magia e della forza di quell’esperienza. Tutto è iniziato con l’acquisto dei biglietti aerei, precisamente nel giorno del Solstizio d’Estate. La decisione di organizzare questo viaggio è giunta a seguito di una notizia inaspettata che avrebbe richiesto di affrontare una situazione complessa nel prossimo futuro. Invece di scoraggiarsi, si è deciso di sfidare l’Universo prenotando i voli, adottando un atteggiamento di fiducia e di abbondanza.
Secondo la legge dell’abbondanza, agire come se si possedessero già le risorse necessarie fa sì che l’Universo risponda a quella vibrazione, portando ciò che si merita. È un modo di emanciparsi dalla mentalità di scarsità, sperimentare un viaggio spirituale come questo era il desiderio da lungo tempo coltivato. Nonostante fosse già stata fatta un’esperienza in Egitto venti anni fa, non era stata visitata la Sfinge e le Piramidi. Il momento ora si presentava chiaro, soprattutto perché queste immagini apparivano inaspettatamente nei contesti quotidiani più diversi, come se stessero richiamando l’attenzione con insistenza.
L’arrivo in Egitto è avvenuto in occasione dell’11 novembre, conosciuto come il “Portale della Luce”, un evento celebrato globalmente. Federica Botto, esperta in ricercatrice spirituale e organizzatrice del viaggio in collaborazione con Silvana Figueroa dell’agenzia Luna Sacra, ha spiegato che si tratta di un evento galattico che connette la Terra con le vibrazioni universali, attivando gli operatori di Luce.
Pur senza comprendere appieno la situazione, è risultata chiara la partecipazione a questo momento in Egitto: non per fare, ma per essere, e riscoprire la propria identità di Operatore di Luce, elevando la vibrazione ad un allineamento con l’Amore universale. Non bisogna temere un viaggio di natura iniziatica come questo: da quando si è affrontato un lutto significativo, certe manifestazioni sensibili sono state accolte come segnali di guida sul proprio percorso.
Il viaggio nell’ombelico del mondo ha portato a Il Cairo l’8 novembre, con un gruppo italiano che si è unito ad altre 75 anime internazionali per il Portale della Luce. La scoperta della rilassata natura egiziana, che accompagna tutti i visitatori, ha offerto una lezione di vita sulla calma e la pazienza. La sorpresa di vedere le tre maestose Piramidi dalla finestra dell’hotel è stata intensa, un dono non solo emotivo ma anche energetico.
Il giorno seguente, l’avvicinamento fisico a questi monumenti, in particolare alla Piramide di Cheope, ha suscitato un’emozione profonda, un richiamo dell’anima. La sensazione di non essere una semplice turista, ma una ricercatrice interiore alla scoperta del proprio sé autentico, è stata palese. Il calore del sole di novembre permeava l’atmosfera, accompagnando il gruppo verso un’esperienza che non si limita al visibile, ma che esplora dimensioni più profonde dell’esistenza.
Essere in Egitto in quel particolare momento ha un senso, anche quando non lo si cerca attivamente. La profondità del viaggio interiore spesso si rivela nei momenti più inaspettati. Attraverso ogni passo, l’Egitto svela una parte di quel richiamo silenzioso, un richiamo che non può essere ignorato, ma solo vissuto appieno.