Settant’anni e non li dimostra

La Carta Costituzione è piena di principi democratici che regolano i rapporti dei cittadini e delle Istituzioni e sono gli ispiratori delle leggi del nostro Paese. Scritta da rappresentati superstiti dei partiti d’allora  che hanno pagato un alto tributo di giovani morti per dare al Paese la Libertà e Dignità Democratica da preservare e trasmettere alle generazioni che man mano si sono successe. Nel corso del tempo ci sono stati dei tentativi di modificare la Costituzione con l’alibi dei tempi che sono cambiati. Il gioco perverso di una parte politica legata a un passato di negazione della libertà che nel corso del tempo a lavorato per sfasciare le conquiste fatte e riportare il Paese ad un sistema dittatoriale. Per esempio la riforma del Titolo V, dando un potere finanziario autonomo ampio alle Regioni, si è rivelato un errore che ha provocato risultati sbagliati. Una delle riforme della Carta Costituzionale che si possono attuare è quella di abolire le Regioni a Statuto Speciale. Si può creare un federalismo sostenibile con un bilanciamento dei poteri, pesi e contrappesi, per ovviare ai dissesti finanziari dettati da un divario di potere tra Regioni. D’altronde in una famiglia i figli, legittimi e naturali, sono tutti uguali e in una grande “famiglia” cioè nel Paese le Regioni si devono sentire tutti a ugual titolo parte integrante. Attuare la Carta con la formazione di leggi chiare e trasparenti è una prerogativa importante per sconfiggere quel sentimento: “fatta la legge trovato l’inganno” che è il punto di forza della corruzione che ha dilapidato risorse utili al Paese e ha creato nel tempo divari spaventosi tra ricchi e poveri. La nostra Costituzione è considerata la migliore del mondo scopriamo la sua grande forza di diritti e doveri. I diritti: civili, politici, economici e sociali nel passato erano stati calpestati per le decisioni di uno solo al potere. E’ importante inoltre che la Costituzione italiana parla di cittadini mentre lo Statuto Albertino parlava di sudditi. Attraverso la Carta, per cui la sovranità appartiene al Popolo, quei diritti sono rinati più forti e il dovere principale deve essere quello di farla conoscere a fondo da tutti. L’apertura internazionale della Carta ha ricevuto il più alto riconoscimento e ha potuto partecipare come Stato fondatore alla Comunità Europea e poi all’Unione europea che è una garanzia per il conseguimento di democrazia e di pace.

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