L'Europa aspetta il tuo votoL'Europa aspetta il tuo voto

Le ultime votazioni Regionali in Basilicata hanno rilevato  l’ennesima  disaffezione della gente verso la politica 1uno su 2due non è andato alle urne. E’ un fatto molto grave per la vita democratica di un paese. Questo può significare che il 50%  degli aventi diritto al voto lasciano i loro diritti e doveri alle parti politiche più opportunistiche che vanno a votare e che pur con una acquisizione di voti di maggioranza relativa cambiano  l’assetto democratico ritornando a un passato fatto di cultura della personalità verso un capo che decide a proprio piacimento la vita di ognuno senza nessuna opposizione democratica costruttiva. Chi non mette  il proprio nome sul simbolo del partito ha il significato di Democrazia perché le cose si decidono insieme. Il Presidente Mattarella ha ribadito con forza il recarsi alle urne soprattutto per il voto Europeo. Il voto soprattutto deve essere consapevole di fiducia che un elettore ha verso:  l’eletto o un Partito. Siamo in una Democrazia Libera e ognuno deve partecipare alla vita democratica attraverso il voto senza vincoli di: corruzione, voto di scambio, pacchetti di voti legati alle associazioni criminali,  simpatia,  opportunismo economico, favori personali e quant’altro. Tutto questo è un ostacolo allo sviluppo morale ed esistenziale di una Democrazia perdendo la dignità e acquistando solo che corruzione. C’è una differenza sostanziale da una parte politica all’altra nel primo caso chi commette fatti gravi  o viene “cacciato” o si dimette da solo mentre dall’altra parte si resta imperterriti al proprio posto.    Negli ultimi tempi si è visto il pagamento di voti, cosa che nel passato c’è sempre stato più o meno coperto, ledendo la dignità di ogni individuo corrotto abbassandosi a una sorta di “prostituzione politica”.  L’avvento del fascismo è stato un momento di violenza fisica e verbale con votazioni farsa  e acquisizione così di un potere Dittatoriale conoscendo poi i risultati. Nel ventennio nel Paese c’era un alto numero di analfabeti e senza voto alle donne e la cultura era in mano di una “elite” che avevano costruito quel “male assoluto” che ha “infangato” la storia “soggiocando”  il destino di ognuno. Si è sempre detto, da: tutti i Partiti dell’Arco Costituzionale e da tanta gente comune, che quel periodo distorto non deve più avvenire e allora a maggior ragione sconfiggendo l’indifferenza ognuno deve avere il dovere di votare in modo Libero e Democratico.  Da molti anni si assiste a tentativi di  boicottaggio della cultura specialmente nella scuola. La cultura apre alla lettura della storia con obbiettività e giustizia per capire chi si trova, ancora oggi, dalla parte giusta e quella sbagliata. Il voto Europeo non deve essere nazionalista per misurare i rapporti di forza politica di una Nazione ma deve essere  espressione per costruire, soprattutto per i giovani, un Europa Democratica e Libera.

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