Le priorità

maltempo nord centro sud
maltempo nord centro sud

Mi stavo domandando se ci sarà  equità  di intervento dei contributi   per gli eventi meteorologici di questi giorni, compresi i danni avuti dal sisma del centro Italia. Perché comprese anche le zone del sisma? Nelle casette del sisma ci piove dentro e sono inadeguate per l’inverno.  Per quanto riguarda l’evento dell’acqua alta di Venezia: “ chi è colpevole del suo mal pianga se stesso” nel senso perché ancora non è in funzione il Mose? Questa paratia artificiale ha avuto degli eventi burrascosi di: fermo per problemi tecnici, scandali, arresti,  beghe politiche tutto ha contribuito al ritardo per la finitura dell’Opera e al suo commissariamento. Il Mose, una storia infinita, tutto incominciò nel 1966 quando l’acqua alta arrivò a 194 cm provocando danni intensi. Seguirono decenni di progetti che hanno portato a spese di molti miliardi per la sua eventuale realizzazione.  Intanto c’era anche l’alluvione di Firenze e il Paese era sott’acqua.  Il suo ritardo, per essere in funzione,  è  a tutt’oggi di cinque anni e ancora occorre altro tempo fino al 2021. Intanto occorrono  risorse per la sua manutenzione .                                                                                                                                                       Le alluvioni hanno colpito pesantemente alcune Regioni, in allerta rosso, del Paese in questi giorni. La  Liguria con Savona e Genova. Il Piemonte con Torino, Alba e Alessandria dove il fiumi Bormida e Tanaro  hanno prodotto danni. L’Emilia Romagna dove il fiume PO è straripato. La Calabria con inondazioni. Veneto dove ha Venezia ritorna l’acqua alta. Le  altre Regioni restanti sono in allerta arancione o gialla.  Per gli eventi meteo che  hanno colpito pesantemente zone del Paese un po’ dovunque non è ammesso ormai nessun ritardo per il Mose perché ha già assorbito una buona  parte di risorse.                                                                                                                                   Nel  Paese da anni si parla di mettere in sicurezza il territorio dal  dissesto idrogeologico. Qualcosa è stato fatto a fatica e ogni anno in questo periodo   il bilancio dei danni e  perdite di vite umane è pesantissimo. Le piogge  e venti sempre più intensi sono la conseguenza dei cambiamenti climatici?  Molti comuni virtuosi stanno lavorando da anni per la sicurezza dei cittadini. Comuni che hanno ridotto la cementificazione selvaggia, sia per abitazioni civili che di Capannoni,  dai luoghi a rischio specialmente presso i corsi d’acqua. Per i capannoni un’attenzione particolare per lo sversamento di sostanze inquinanti nell’ambiente per eventuali disastri idrogeologici.  Ci sono grandi opere infrastrutturali  non finite anche addirittura da 40 anni che hanno assorbito immense risorse.  Ormai  la cosa è consolidata, quando si fanno opere piccole e grandi, va di moda al massimo ribasso poi  nel corso dei lavori, sempre più allungati, si trova il modo per far lievitare il costo dell’opera. UN Ministro del passato tento di cominciare a finire le opere infrastrutturali più  urgenti ma il sistema burocratico e corruttivo non ha permesso il conseguito. Un paese civile e progredito si vede soprattutto da come viene amministrato.

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