Il giorno 9 novembre del 1989, trent’anni fa, cadde quel muro che cambiò la storia e che aveva diviso: la Germania con Berlino . Quel muro era stato eretto dopo la seconda guerra mondiale e aveva prodotto anche la “guerra fredda”. Si formarono così due blocchi contrapposti quello occidentale formato dai Paesi Europei compresa la Germania Occidentale aperti alla democrazia. Il blocco orientale era sotto il totalitarismo Comunista. Le fughe dalla DDR erano frequenti con: morti, feriti e arresti. Si formarono continue proteste pacifiche dei giovani studenti specialmente negli ultimi tempi, prima dell’apertura del muro. Questi eventi portarono così a una resa del regime orientale che già aveva perso l’incontro con la storia perché non aveva saputo valutare l’evoluzione dei tempi. Dopo anni di separazione tra le due Germanie la rivoluzione pacifica portò alla riunificazione e alla libertà democratica tanto sognata. La rinascita oggi dei Nazionalismi ha innalzato nuovi muri, in tutta L’Europa, di natura ideologica, nascendo cosi: neonazismi, neofascismi e destre estreme realtà nuove molto violente. Nelle fila, di questo estremismo di destra estrema, vi sono molti elementi che non sanno veramente che cosa siano stati quelli eventi del passato che hanno portato i popoli ad avere guerre devastanti. Soltanto l’ultima guerra mondiale ha avuto circa sessanta milioni di morti e città rase al suolo. Nel nostro Paese si sta creando un odio dalle dimensioni gravi perpetrato da frange di estrema destra totalmente al di fuori dell’arco Costituzionale e negazionisti della democrazia ma servendosene per arrivare al potere. Il fatto più grave è quello che nella opinione pubblica, si sta seminando l’indifferenza, tutto quello che succede di violenza politica è normale cioè siamo ad una normalizzazione delle frange estreme. Quindi ogni dibattito politico si sposta sempre verso che il tutto è legittimo. Quel muro del 1989 voleva dare un messaggio molto chiaro che non occorre la violenza figlia dell’odio per cambiare i popoli ma il tutto si può cambiare con un dialogo democratico costruttivo.
Quel muro

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