CHE BANCHE?

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Dalla grave vicenda MPS non è stato prodotto un sistema di regole nuove e controlli per arginare vicende negative delle banche che hanno continuato a fare man bassa a emettere titoli spazzatura con ingannevoli e macchinose promozioni di Obbligazioni Subordinate piene di un cospicuo numero di pagine che in definitiva esprimono un alto rischio senza alcuna assicurazione di restituzione del capitale investito.
Per non aver fatto opera di prevenzione siamo di nuovo ad assistere ad una vicenda che ha coinvolto 4 banche che poi di seguito si è aggiunta una quinta con altre da mettere sotto osservazione. Il Governo ha tentato di arginare l’accaduto con un decreto chiamato “Salva Banche” e fermato dall’Europa con motivazione di aiuto di stato cioè quello di usare il Fondo Interbancario per salvare: banchieri, obbligazionisti subordinati, piccoli azionisti e i risparmiatori. Il fondo di garanzia di tutte le banche, per riparare il maltolto, danneggia l’immagine del sistema bancario stesso, dato che provoca un danno ingiusto. Tutto ciò ha prodotto un crollo di consensi, da parte di gente comune, all’operato del Governo in questo penoso malaffare.
Paesi Europei come: la Germania, l’Olanda e l’Inghilterra hanno tutelato i propri risparmiatori con regole certe e chiare mentre quello che è successo nel nostro Paese
resta come costume solo e soltanto italiano. In genere le truffe sono studiate nei minimi particolari da professionisti specializzati e dediti solo a questo.
Possiamo domandarci perché i due organi maggiori preposti al controllo delle banche non hanno bloccato lo scempio che era in atto? Non troveremo una risposta targata giustizia subito ma solo un temporeggiamento lungo in : inchieste dubbie? Eventuali processi lunghi che cadranno in prescrizione che l’Europa ci sanzionerà? Eventuali condanne ai domiciliari? Ma allora chi veramente pagherà il danno prodotto? Ma allora la colpa di chi è? E’ semplice la colpa ciclicamente ripetitiva è dei lavoratori, pensionati, piccoli artigiani e piccoli imprenditori, tutti risparmiatori di una vita piena di lavoro, che si ritroveranno (attualmente l’IRPEF viene pagata all’80 % dai lavoratori e pensionati) ad arginare tutto ciò con l’aumento delle tasse dirette e indirette, per fare cassa e appianare il bilancio del Paese.

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